Le migliori cioccolate calde di Torino

30 Nov 2024, 10:42 | a cura di
In una città votata al cioccolato come Torino, la cioccolata calda è un rito, rigorosamente sabaudo. Rito che oggi continua nei caffè storici - ma non solo - fra tazze di porcellana e atmosfera giusta

In una città votata al cioccolato come Torino, la cioccolata calda è un rito, rigorosamente sabaudo. Fin da quando, come si narra, il duca Emanuele Filiberto avrebbe servito cioccolata in tazza per festeggiare nel 1560 il trasferimento della capitale da Chambery a Torino. E nel nel 1678 la Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours autorizza il cioccolatiere Gio-Battista Ari a “vendere la cicolata in bevanda”. Insomma un rito secolare legato alla corte, con accompagnamento di rigore dei “bagnati”, i biscottini da intingere.

Baratti &Milano

Da Baratti – i torinesi lo chiamano così - sotto i portici di piazza Castello e in Galleria Subalpina, trionfo di specchi, stucchi, legni e ori, la cioccolata in tazza e il bicerin (ecco i migliori in città) sono un classico, accompagnati dai biscottini della tradizione piemontese e dai pasticcini mignon. E come da tradizione, la cioccolata viene servita con panna a parte, da aggiungere a piacere, e anche nella golosa versione con cioccolato gianduja, perfetta insieme a una fetta di torta Baratti

Piazza Castello, 27

Pepino

Nella centralissima Piazza Carignano, davanti al Palazzo in cui è nato Vittorio Emanuele II e dove è stato proclamato il Regno d’Italia, Pepino, dove è stato inventato il mitico Pinguino ricoperto su stecco brevettato nel 1939, è uno degli indirizzi d’eccellenza in città anche per la cioccolata calda: panna a parte servita in una coppetta di metallo e accompagnamento di biscottini da “merenda reale”

Piazza Carignano, 8

Farmacia del Cambio

In una ex storica farmacia che ha mantenuto i mobili originali, trasformata in indirizzo d’eccellenza all’ombra dello storico ristorante Del Cambio, aperto qui dal 1757. Insieme al bicerin e al caffè viennese, la cioccolata calda rimane un rito, e volendo esagerare la si può accompagnare anche con croissanteries creative ormai di culto, dal crubrik alla sfera

Piazza Carignano, 2

Caffè San Carlo

Locale storico datato 1826 e rinato dopo un attento restauro che ha introdotto qualche elemento contemporaneo, come il bancone, senza alterare il fascino d’epoca. Oggi è gestito dai fratelli Costardi ( come il vicino ristorante Scatto, nello spazio nelle Gallerie d’Italia) ed è piacevole tutto il giorno. Al pomeriggio, la cioccolata calda è preparata con il cioccolato Peyrano,  gran nome del cioccolato torinese, da abbinare ai biscottini, ma volendo anche al croissant Carla, dalla forma di occhio di Ra, il dio del sole dell’antico Egitto, creato per il bicentenario del Museo Egizio.

Piazza San Carlo, 156

Stratta

Sotto i portici di piazza San Carlo dal 1836, Stratta, Fornitore di Casa Savoia, è una referenza di gusto fin dai tempi di Cavour. Qui la cioccolata calda è un rito: cioccolato della casa con un poco di latte, panna servita a parte in un bicchierino, il tutto accompagnato da biscottini, macarons, bignoline, e torte, anche monoporzione come la iconica torta Adri

Piazza San Carlo, 191

Al Bicerin

In attività fin dal 1763 davanti al Santuario della Consolata, nel cuore della città storica, è il tempio del leggendario bicerin, mix di caffè, cioccolato e fior di latte, ma anche della cioccolata in tazza, preparata in grandi paioli di rame ( anche in versione estiva fredda), insieme ai biscottini piemontesi da intingere, o a una fetta di Torta Bicerin. Si sono fermati a gustarla qui Cavour, Dumas, Nietzsche, Italo Calvino, Umberto Eco…

Piazza della Consolata,5

Caffè Fiorio

Il Fiorio è uno dei locali più storici di Torino, in attività dal 1780, pavimenti di legno antico, divanetti e poltroncine di velluto, il gran bancone di marmo degli anni ‘20 nella sala d’ingresso. Qui si sono seduti Cavour, D’Azeglio, Nietzsche giusto per fare qualche nome. Impeccabile la cioccolata in tazza con panna servita a parte e i biscotti della tradizione

Via Po,8

Cremeria Pasticceria Ghigo

Sotto i portici di via Po, a pochi metri dalla scenografica piazza Vittorio, Ghigo, nata come latteria-cremeria nel 1870, è oggi una caffetteria-pasticceria storica (l’insegna scolpita lo ricorda). Un must la cioccolata calda con la panna montata, considerata una delle migliori della città, da abbinare ai biscottini e pasticcini che trionfano nel bancone-vetrina.

Via Po 52 b

Caffè Elena

In piazza Vittorio dal 1889, storica insegna Carpano (Giuseppe Carpano, discendente dell’inventore del vermouth, qui perfezionava le sue ricette), interni con arredi d’epoca e una grande terrazza sulla piazza, era il locale preferito da Cesare Pavese. Nella saletta dal fascino d’antan ci si ferma volentieri per una cioccolata calda da abbinare a biscottini e torte della casa.

Piazza Vittorio Veneto 5

Caffè Platti

Sotto i portici di corso Vittorio, Platti, locale storico tutto specchi, stucchi e dorature, è prossimo al traguardo dei 150 anni: è stato aperto infatti nel 1875, e mantiene un fascino speciale. Nella grande sala con i tavolini d’antan ci si ferma per una cioccolata calda classica con o senza panna, ma anche nella versione al Cointreau con scorzetta di arancia, da accompagnare con i biscottini e una monoporzione della torta Plattina al cioccolato, per aggiungere gusto al gusto

Corso Vittorio Emanuele II, 72

Pfatish

Sotto i portici di via Sacchi, un Locale Storico datato 1915 che ha mantenuto tutto il fascino d’antan e unisce tradizione e creatività contemporanea. Vocazione speciale per il cioccolato: Pfatish ha aperto negli spazi adiacenti al locale storico un grande Museo del Cioccolato. La cioccolata calda in tazza, servita con panna a parte, è perfetta con i mignon della tradizione piemontese, torte miniaturizzate e l’iconico Festivo, il dolce al cioccolato più famoso. In vendita anche il sacchetto di cacao dosato per preparare la stessa cioccolata a casa

Via Paolo Sacchi,42

Guido Gobino

Nella bottega del cioccolato ricavata in una storica tipografia, a due passi dal Museo Egizio, il Maestro cioccolatiere Guido Gobino propone la sua cioccolata calda, da degustare al tavolino ma anche a passeggio, in versione da asporto Due varianti, la classica nelle versioni Gianduja e Gianduja al sale e a base latte e la Papua, cioccolato fondente, a base acqua,  aromatizzata all’arancia o alla cannella. In vendita anche per entrambe i preparati per rifarla casa.

Via Lagrange, 1

Ziccat

Nella caffetteria più centrale della fabbrica di cioccolato Ziccat si gusta una cioccolata calda “alla torinese”, bella densa, nella versione classica a base fondente (pasta di cacao, burro di cacao, polvere di cacao), eventualmente accompagnata con panna. Proposta nella versione cioccolata calda Torino, con nocciole, sia intere che granella, e panna a piacere, o la cioccolata calda frutti del sole, con scorze candite di arancia e limone, nocciole, e panna, e la cioccolata calda Monte Bianco, con pezzi di marron glacè e panna. Da accompagnare con biscotti piemontesi e praline o con shot di Vermouth. E da rifare a casa con il preparato ad hoc.

Via Pietro Micca, 2

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram