Trionfo Berasategui
Il grande deluso è sempre lui: Andoni Luis Aduriz. Anche quest'anno gli ispettori della Rossa non premiano l'esperienza dello chef basco – tra i più apprezzati esponenti dell'avanguardia gastronomica spagnola – che resta fermo a quota due stelle. Ma il disappunto di tanti estimatori del Mugaritz resta in sordina di fronte alla novità più significativa di questa annata Michelin Spagna. L'edizione 2017 della guida, presentata qualche ora fa a Girona, infatti, ha un vincitore indiscusso: Martin Berasategui. Che da oggi è il primo chef nella storia della Rossa in Spagna a condurre contemporaneamente due ristoranti tristellati. E con lui festeggia anche la città di Barcellona, dove per la prima volta brillano i tre macaron. Esponente di vecchia data – e solido talento – dell'alta ristorazione basca (proprio come il collega e amico Aduriz), Berasategui già negli scorsi anni aveva portato al riconoscimento più ambito l'omonimo ristorante a Lasarte-Oria (non troppo distante da San Sebastian), nel Nord della Spagna. E durante la cerimonia di premiazione andata in scena nella serata spagnola è riuscito a strappare una nuova tripletta per il ristorante che il suo gruppo – nella persona dello chef Paolo Casagrande, italiano di Conegliano Veneto, da tempo alla corte dello chef – gestisce all'interno dell'hotel Condes di Barcellona, Lasarte (già due stelle, dal 2010). Se poi aggiungiamo che Berasategui può vantare un paio di stelle per l'MB dell'hotel Abama sull'isola di Tenerife, l'eccezionalità del riconoscimento è lampante: 8 stelle che premiano un impero della ristorazione tra i più floridi e apprezzati del panorama internazionale.
Lo chef-imprenditore e il primo Tre Stelle per Barcellona
Insomma, anche in Spagna, quest'anno la Rossa sceglie di puntare su un cavallo di razza, senza timore di imprimere il proprio placet sulla figura dello chef-imprenditore capace di gestire più cucine a distanza. In Italia, appena una settimana fa, la stessa sorte aveva baciato il lavoro di Enrico Bartolini tra Milano e le due insegne satellite di Bergamo e Castellina in Chianti. Così la Spagna si risveglia con nove tristellati – tutte conferme le altre del gruppo di testa – e la capitale catalana entra per la prima volta nell'Olimpo della ristorazione mondiale dalla porta principale, riconfigurando la mappa delle stelle a favore del Sud della Penisola Iberica, che un anno dopo l'altro si sta dimostrando in grado di tenere testa al predominio del Nord (anche se in questo caso l'impronta vincente è ancora di uno chef basco).
Due Stelle. 7 new entry
Ma c'è movimento anche tra i bistellati: nella categoria che precede l'eccellenza, l'edizione 2017 annovera 28 insegne tra Spagna e Portogallo, con 7 new entry: L'Escaleta, DSTAgE (Diego Guerrero a Madrid), Annua, Cenador de Amos, BonAmb, Il Gallo D'Oro sull'isola di Madera, The Yeatman a Porto, con il Portogallo che mette a segno due piazzamenti importanti.
Le prime stelle. Tra Spagna e Portogallo
Elevato anche il computo delle prime stelle – 15 novità in Spagna, 7 in Portogallo – che porta la categoria a un totale di 166 insegne stellate, con particolare interesse per la scena gastronomica di Madrid (con il madrileno Sergi Arola che va a prendersi una stella anche in Portogallo, a Sintra, con il suo Lab), Catalogna e regione di Valencia, di cui la Rossa sottolinea l'evoluzione di un'offerta sempre più diversificata e valida. Un'edizione generosa anche con la Spagna, dunque, che continua però a lasciare aperto (più di) qualche interrogativo: oltre alla mancata promozione di Aduriz, che dire del Nerua di Josean Alija – una dei più interessanti casi al mondo di alta ristorazione in un museo – fermo da anni a quota uno? Se ne riparlerà il prossimo anno. Intanto onore a Martin Berasategui (che in Italia vanta dei giovani e promettenti allievi, i fratelli Pellegrino di Bros, a Lecce).
Tre stelle
Lasarte, Barcellona
Akelare, San Sebastian
Arzak, San Sebastian
Azurmendi, Larrabetzu
DiverXo, Madrid
El Celler de Can Roca, Girona
Martin Berasategui, Lasarte-Oria
Quique Dacosta, Dénia
Sant Pau, Sant Pol de Mar
I nuovi Due stelle
L'Escaleta, Cocentaina
DSTAgE di Diego Guerrero, Madrid
Annua, San Vicente de la Barquera
Cenador de Amos, Villaverde de Pontones
BonAmb, Xàbia
Il Gallo d'Oro, Funchal (Madera)
The Yeatman, Vila Nova de Gaia (Porto)
I nuovi Una Stella
Celeri, Barcellona
Xerta, Barcellona
Ca l'Arpa, Banyoles
La Boscana, Bellvís
L'Antic Molì, Ulldecona
A' Barra, Madrid
Gaytan, Madrid
El Invernadero, Collado Mediano
Sents, Ontinyent
Raul Resino, Benicarló
Cobo Vintage, Burgos
Noor, Cordoba
Baluarte, Soria
Adrian Quetglas, Palma di Maiorca
Argos, Port de Pollença (Maiorca)
Casa de Chá da Boa Nova, Leça da Palmeira (Portogallo)
Alma, Lisbona (Portogallo)
Loco, Lisbona (Portogallo)
William, Funchal (Madera)
L'And Vineyards, Montemor-o-Novo (Portogallo)
Antiqvvm, Porto (Portogallo)
Lab by Sergi Arola, Sintra (Portogallo)
a cura di Livia Montagnoli