Street food stellato nella città che non dorme mai
C'è sempre una prima volta. E così anche la guida gastronomica che più di ogni altra è sinonimo di alta cucina, ristoranti esclusivi e chef blasonati si confronta con l'evoluzione del concetto di gastronomia di qualità. Come? Scendendo tra le strade di Hong Kong, in una città da molti definita la capitale mondiale del cibo, che “non dorme mai”, come ha sottolineato Michael Ellis nel presentare alla stampa la novità più significativa dell'edizione 2016 della Michelin che raccoglie i migliori indirizzi di Hong Kong e Macao.
La decisione è frutto di una riflessione approfondita e trasversale sulla scena gastronomica della metropoli cinese, brulicante di vita a tutte le ore e legata a doppio filo con una tradizione che porta i suoi abitanti a mangiare spesso in strada, senza necessariamente spendere molto o sedersi intorno a un tavolo. Ecco perché lo street food (che il Gambero Rosso monitora dal 2013, con la felice intuizione in tempi non sospetti della guida Street Food dedicata alle migliori realtà di cibo di strada della Penisola) guadagna un posto d'onore tra le pagine della Rossa, con 23 insegne in città e altre 12 nella vicina Macao; si spazia dai rivenditori di noodle con maiale fritto ai baracchini che distribuiscono a tutte le ore polpo marinato in salsa di soia. Ma l'elenco di specialità da scoprire girovagando per la città a cuore (e portafoglio) leggero è ben più vario: burger, pollo fritto alla coreana, zuppa di zenzero, noodle di riso in versione thai, pudding cantonese, tofu, satay, wonton e waffle.
Pioggia di nuove stelle. Umberto Bombana raddoppia
Ma Hong Kong è anche la città con una delle più alte concentrazioni di stellati sulla scena internazionale. E infatti il computo dei tristellati si arricchisce di un'unita, con l'ingresso di T'ang Court, ristorante di alta cucina tradizionale cinese del Langham Hotel; tra gli otto ristoranti che detengono il massimo riconoscimento si confermano lo chef italiano Umberto Bombana, per l'originale atmosfera di 8 ½, e Joel Robuchon con ben due insegne, L'Atelier di Hong Kong e Robuchon au Dome a Macao.
Ricca anche la compagine dei bistellati, che registra l'entrata di quattro nuovi indirizzi, due per città. Mentre i ristoranti che possono appuntarsi sul petto una stella sono ben 77 e vedono l'ingresso di undici nuove realtà. Tra queste segnaliamo la terza insegna di Bombana, che, dopo il successo di Hong Kong e Shangai, prima dell'estate ha inaugurato il ristorante 8 ½ di Macao, ottanta coperti e due privée all'interno del Galaxy Complex che ricalcano i fasti della casa madre, con l'aggiunta di piatti ideati in esclusiva che scommettono sulla qualità degli ingredienti made in Italy, dalla carne di Fassone al Parmigiano Reggiano ai pomodori datterini. Una volta di più, Umberto Bombana si conferma uno degli chef italiani più apprezzati nel mondo.
Ma c'è di più. Per gli ispettori Michelin la cucina italiana vive un momento di ottima forma e la prima stella arriva anche per il ristorante Terrazza, ancora una volta a Macao, ancora una volta nel complesso Galaxy. In questo caso il tema è interpretato in chiave fusion, con incursioni frequenti nella tradizione asiatica.
Di seguito la lista dei ristoranti Tre e Due Stelle e gli indirizzi che conquistano la prima.
Tre Stelle
HONG KONG
Bo Innovation
L'Atelier de Joël Robuchon
Lung King Heen
8 1/2 Otto e Mezzo - Bombana
Sushi Shikon
T'ang Court (new entry)
MACAO
Robuchon au Dôme
The Eight
Due Stelle
HONG KONG
Amber
Caprice
Celebrity Cuisine
Duddell's
Forum (new entry)
Ming Court (new entry)
Pierre
Ryu Gin
Shang Palace
Summer Palace
Sun Tung Lok (Tsim Sha Tsui)
Tin Lung Heen
Wagyu Takumi
Yan Toh Heen
MACAO
Golden Flower
Jade Dragon (new entry)
The Tasting Room (new entry)
Zi Yat Heen
Conquistano la prima stella:
HONG KONG
Lei Garden (Kwun Tong)
ON
Peking Garden (Central)
Qi
Serge et le Phoque
Ta Vie
MACAO
Feng Wei Ju
Mizumi
8 1/2 Otto e Mezzo
Shinji
Terrazza
a cura di Livia Montagnoli