Il buon momento della ristorazione tedesca
Del buono stato di salute della ristorazione tedesca ne avevamo parlato qualche tempo fa con Ernesto Iaccarino, recentemente eletto presidente dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe (primo italiano a ricoprire la carica). Lo chef campano individuava nella Germania la nazione più stimolante – insieme all’Italia – per la ricerca gastronomica in atto soprattutto tra le realtà più giovani. E pochi giorni fa la presentazione dell’edizione 2016 della guida Michelin dedicata alla Germania ha confermato l’apprezzamento e l’interesse della critica internazionale, nell’anno in cui la Rossa festeggia cinquant’anni di pubblicazioni sul suolo tedesco. Se da un lato il computo dei tristellati perde due insegne che hanno chiuso i battenti nell’ultimo anno (l’Amador di Mannheim e La Belle Epoque di Lubecca), dall’altro si festeggia ad Amburgo, dove l’arrivo di Kevin Fehling (già chef de La Belle Epoque) viene salutato con l’assegnazione delle Tre Stelle pronti e via per la sua nuova cucinaThe Table. Così la categoria più ambita ora conta dieci insegne, restando la compagine tristellata più numerosa subito dopo – ca va sans dire- quella della Francia.
Chi sale, chi scende e Kevin Fehling
E nel frattempo cresce anche il gruppo dei ristoranti bistellati, che accoglie quattro nuovi indirizzi, a Berlino, Monaco, Francoforte e Piesport (lungo la Mosella), per un totale di 39 insegne Due Stelle. Più movimentato il quadro delle prime stelle: se sono ben 26 i ristoranti premiati per la prima volta con l’ambito riconoscimento, ben 15 indirizzi devono rinunciare alla stella, ma sono comunque 241 gli chef che si appuntano sul petto il simbolo dell’eccellenza in tutta la Germania. Ma è soprattutto Berlino a confermarsi una capitale gastronomica dinamica, premiata dagli ispettori non solo con la seconda stella per il ristorante Horvath, ma anche con cinque new entry nella compagine degli stellati (anche se in città continuano a non registrarsi tristellati.
L’eroe nazionale è indubbiamente Kevin Fehling, che sono la scorsa estate (alla fine di luglio) si era lanciato nella nuova sfida di Amburgo dopo una carriera brillante – dieci anni passati alla guida de La Belle Epoque - che a soli 38 anni l’ha portato ai vertici della ristorazione internazionale; tanto che presentando l’edizione 2016 Michael Ellis si è detto stupefatto della padronanza tecnica e della maturità che contraddistinguono la cucina di un talento che celebra l’apice della sua carriera cimentandosi con la recente apertura, in una sala scenografica attraversata da un lungo e sinuoso tavolo che può accogliere 20 commensali. Mentre le insegne Bib Gourmand salgono al numero cospicuo di 471 tavole dove mangiare ad un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Tutte le stelle della guida Michelin Germania 2016