Il mercato "galleggiante" di Milano che nasconde il miglior street food della città

24 Nov 2024, 09:04 | a cura di
Tutti lo chiamano Mercato della Darsena: i banchi non sono tantissimi, ma lo spazio racconta bene le abitudini alimentari di una città multietnica

Il nome ufficiale è Mercato Comunale Coperto Ticinese, ma, dato che affaccia sulla Darsena di Porta Ticinese, tutti lo chiamano Mercato della Darsena, in una zona che storicamente è stata crocevia di commerci per chi, dalle campagne e da sud, arrivava a Milano, via terra o per le vie d’acqua.

Il mercato dei Navigli

Siamo in piazza XXIV Maggio, in un ambiente moderno e curato all’interno di una struttura in ferro colorata di verde, con tavolini vista naviglio, che ha aperto i battenti nel 2015, l'anno dell’Expo. Il Mercato Ticinese, con i suoi 510 mq di superficie di vendita, è stato costruito ex novo come parte del progetto di riqualificazione della Darsena Milanese, in sostituzione del vecchio Mercato Comunale Coperto del 1945. Tenendo ben presente che la zona dei Navigli è turistica e, secondo quanto riportato dal Comune di Milano, si caratterizza come il quartiere con maggiore percentuale di famiglie unipersonali in città e un’elevatissima offerta commerciale, la struttura del Mercato è stata orientata, oltre che sulla tradizionale spesa alimentare, sulla somministrazione di cibo.

Salvaderi

La spesa quotidiana

La varietà di pubblico è una caratteristica del luogo, che si popola di generazioni differenti a seconda dei momenti della giornata e della settimana. Il mercato è imperdibile nei bei giorni di sole, grazie alla suggestione dell'acqua dominante su un lato, dove sembra galleggiare come da una chiatta e ci si ricorda dell'antica vocazione portuale di Milano, nel punto in cui il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande si incontrano. I banchi non sono tantissimi, ma lo spazio racconta bene le abitudini alimentari di una città multietnica: sono diversi i negozietti dedicati a frutta, spezie e verdure esotiche. Al coperto ci sono macellerie, panifici, salumerie. Verdura e frutta migliori si trovano ai banchi esterni e non mancano anche un paio di ciclo officine.

Macelleria Popolare

La proposta di cibo di strada

L'attrazione tra i box del mercato è indubbiamente Giuseppe Zen, formidabile alfiere dei “mangiari di strada” (così si chiamava il suo primo locale di Lorenteggio), selezionatore impeccabile di grandissime materie prime. Dopo diversi cambiamenti, oggi è una l'insegna da lui gestita nella struttura, la Macelleria Popolare, nella quale vengono lavorate e cucinate carni allevate al pascolo, selezionate con attenzione, sottoposte ad attente frollature, da consumare in loco (in piedi al banco o ai tavoli esterni) o acquistare per l’asporto. Macelleria ma anche wine bar, qui si può fare un aperitivo con vini internazionali, ottime tartare, mondeghili o bombette da sogno (AAA per gli appassionati di quinto quarto e interiora, che qui hanno un interprete d’eccezione).

Forno Del Mastro

Al mondo Zen, si è aggiunto in tempi recenti il Forno del Mastro: Adriano Del Mastro è uno dei giovani panificatori più noti oggi in Italia. Dopo le botteghe di Monza, ha aperto qui al Mercato della Darsena un piccolo spaccio di bontà, con pane, focacce, crostate e sfogliati per la colazione, insieme a una pizza in teglia alla romana che fa furore. Banco dedicato a latticini e formaggi - dove prima c'era Resistenza Casearia, sempre di Zen - quello dell'Azienda Agricola Salvaderi, diventata famosa in tutta la Penisola per il suo latte da vacca jersey. Qui, oltre ad acquistare i prodotti aziendali (anche verdure), si possono mangiare piatti come la polenta concia e il delizioso super toast.

Foto di copertina www.milanomia.com

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