Nel mercato di piazza San Giovanni di Dio, nel quadrante sud-ovest di Roma, vitalità e degrado convivono. È uno dei mercati rionali capitolini più popolari, tra i più forniti di banchi di coltivatori diretti. Il quartiere che lo ospita, Monteverde Nuovo, distante dal centro ma non troppo e vicino a Villa Pamphili, il più grande parco urbano di Roma, continua ad arricchirsi di insegne importanti. Al mattino dal lunedì al sabato la piazza si anima di colori, odori e umanità grazie a un'offerta che oltre a tutto il commestibile – con acciughe e polli ruspanti accanto a frutta esotica e zucche mantovane, verdure asiatiche e broccoletti già capati – contempla fiorai, bancherelle di abiti nuovi e usati, biancheria, utensili e casalinghi. C’è anche un box di libri e CD usati, il Librista a Monteverde (box 93).
Una baraccopoli al centro della piazza
Ma a partire dalle 2 del pomeriggio, quando i 124 banchi chiudono, i 7mila metri quadrati dell’area adibita a mercato diventano un luogo triste e desolato, mostrando lo stato di abbandono e degrado delle strutture fisse sorte nel 1960, oggi ormai arrugginite e sgangherate. Una baraccopoli circondata dal traffico e priva di servizi igienici, con impianti idraulici ed elettrici posticci, buche sull’asfalto e l’acqua che, quando piove, cade sulla testa dalle tettoie rattoppate lungo i corridoi di passaggio tra i banchi.
La spesa al mercato
Eppure, quello di piazza San Giovanni di Dio è un mercato molto amato per l’offerta e i prezzi contenuti, ma anche per l’atmosfera che si respira, gli incontri, lo sfottò, le battute in dialetto romanesco. C’è chi il martedì, il venerdì e il sabato di alza presto la mattina per comprare il pesce migliore nelle pescherie, allineate lungo il lato di via Ghislieri; consigliate quelle di Max e Flavia (box 123) e accanto quella di Simone (L’arte del pesce, box 122), genero di Enrico Proietti, storica famiglia romana di “pesciaroli”: qui si viene per il pesce di paranza e di pesca locale, per crostacei e conchigliacei, dai lupini alle carnose ostriche San Michele del Gargano, che – giurano – «fanno dimenticare quelle francesi».
Lungo via Ozanam, c’è il box (98) di stoccafisso e baccalà, compreso il gustoso Gaspé (il mercoledì) e a ottobre-novembre il carnoso francesino. Sul lato che si affaccia sulla circonvallazione Gianicolense sono disposti i banchi dei “vignaroli” provenienti dalle campagne nell’hinterland della capitale e da Fondi con il loro carico di frutta e verdura stagionali. Per gli acquisti andate a sentimento facendovi guidare dall’istinto e dall’offerta del giorno. Per gli ortaggi consigliati Augusto (azienda Averardi, box 24) e L’Agricola dei F.lli Mengoni (box 22), per la frutta Fabio (box 29) e Giuseppe (box 21). Veterana del mercato, Carla (box 25) vende uova da galline allevate a terra all’aria aperta nella vicina Agricola Valle dei Casali.
Di fronte ai contadini ci sono i banchi dei rivenditori di ortofrutta. Per funghi in stagione e specialità vegetali (frutta esotica e di bosco, pomodorini del piennolo, fichi d’India, noci venete Lara…) rivolgetevi ai box 42 (Alfredo e Antonella) e 44, per frutta di stagione e nel loro periodo carciofi già “capati” andate da Patrizia e Nino (box 50).
Rosa e Jabbali
Rosa e Jabbali (box 51) offrono un bel colpo d’occhio colorato su diverse varietà di pomodori e ortaggi freschi, alcuni già puliti e insacchettati. Per spezie, frutta e verdura esotiche c’è Alahakoon (box 87). Un must del mercato è Pasta all’uovo e pane biologico (box 110), soprattutto per l’ottimo pane (del panificio Pane e Tempesta). Per bistecche e polli ruspanti rivolgetevi alla macelleria di Gigi e Alessandro (box 111).
Acquisti e soste gourmet nella zona intorno
Intorno al mercato di San Giovanni di Dio c’è una galassia di insegne interessanti. Tuttoghiotto (c.ne Gianicolense, 149) è un riferimento per formaggi e salumi selezionati, pasta fresca (Gamberoni), raffinatezze alimentari, dolci delle feste, tiella di Gaeta e alcuni piatti pronti, ma anche per pranzi e cene a base di buone preparazioni casalinghe (su prenotazione). Accanto c’è l’Erboristeria di Anna (civico 147a), di fronte (civico 276) Greed, succursale romana (ma per poco) della gelateria di Dario Rossi a Frascati, Tre Coni della guida Gelaterie d’Italia del Gambero Rosso. Al centro di piazza Passioni di Grano (civico 7) vende pane (Pane e Tempesta), pasta fresca artigianale (Mauro Secondi), latticini e formaggi.
Prima di andare al mercato, o dopo aver fatto spesa, si fa colazione nella vicina Bottega Ioli & Matteucci, bar pasticceria a via R. Balestra 11 con tavoli all’aperto e interni. Non distante Casa Vidaschi (via L. Vidaschi, 59), bistrot luminoso immerso nel verde che apre dopo le 18.00 ma sabato e domenica a partire dalle 10.00. Altra insegna importante la pizzeria La Gatta Mangiona (via Ozanam 30-32), Tre Spicchi della guida Pizzeria del Gambero Rosso.
La riqualificazione dell’intera piazza
Da anni si parla di una ristrutturazione del mercato. In realtà si tratterebbe di una riqualificazione dell’intera piazza, che sarà rivoltata come un calzino. Ci sono dei bei progetti che farebbero diventare lo spazio del mercato e l’area antistante una struttura multifunzionale, che come concept, linee essenziali, soluzioni costruttive e impiantistiche sostenibili richiama i modelli del nord Europa. Una costruzione luminosa circondata dal verde e articolata su diversi livelli nei quali troveranno posto i banchi del mercato, il parcheggio, locali aperti anche nel pomeriggio e di sera per dare non solo decoro e funzionalità all’area commerciale ma anche vita all’intera piazza in tutte le ore del giorno, facendola diventare un centro di aggregazione. Nella speranza che la "fabbrica", sulla carta realizzabile in 2-3 anni, non sia quella di San Pietro e che il nuovo mercato non cancelli la calda umanità di quello sgarrupato attuale.
Dove andranno i banchi durante la ristrutturazione del mercato?
Ci sono diverse ipotesi. Lungo via Ghislieri, è stato proposto con molto ottimismo (sperando che qualche rivenditore molli l'attività). Sulla vicina piazza della Madonna delle Salette (ma qualche attività è contraria). Nello spazio centrale della piazza e della circonvallazione Gianicolense lungo i binari del tram 8 (quale sarà il destino del comodo mezzo su rotaia che in pochi minuti porta a Trastevere e nel centro di Roma?). Qualcuno dice nei parcheggi non utilizzati all’interno degli ospedali San Camillo-Forlanini (ma la Asl darà l’ok?). Con le spese dell’allestimento provvisorio dei banchi durante i lavori di ristrutturazione «sulle nostre spalle» commentano i rivenditori del mercato.