C’era una volta e c’è ancora il Mercato Orientale di Genova, il più antico e suggestivo mercato civico della città, luogo cardine per ricostruire la tradizione culinaria cittadina. E che oggi è anche approdo per turisti e genovesi in cerca di proposte gastronomiche internazionali.
Genesi del Mercato orientale
La data della costruzione ci riporta molto indietro nel tempo, nel 1699, quando i padri Agostiniani cominciano a costruire la chiesa di Nostra Signora della Consolazione e il suo convento tra la Porta di Santo Stefano e la Porta d’Arco. Quasi subito la costruzione del chiostro viene accantonata, le numerose colonne del porticato vengono murate, lasciando il posto a botteghe e a ricoveri per le merci. Ai piani superiori alloggi per gli Agostiniani ma anche appartamenti civili, nell’area interna prende forma un giardino. Intanto, con lo scorrere degli anni e dei secoli Genova intorno cambia. È il 1899 e viene inaugurato il Mercato Orientale con una serie di eventi che trovano molta risonanza sulla stampa dell’epoca: data la vocazione commerciale della zona, diventa subito un importante centro di aggregazione e spesa. All’Orientale si respira l'aria di Genova, è uno dei luoghi della tradizione più sincera: storicamente quando un genovese ha bisogno di qualche prodotto più particolare lo cerca, e lo trova, qui. Grande specialità del mercato da sempre sono i banchi di frutta, i "besagnini" (fruttivendoli in dialetto) che mettono in mostra le ricchezze del territorio. Da non sottovalutare le ottime pescherie.
La trasformazione con il MOG
Nel 2019 arriva un nuovo mattone sull’evoluzione del Mercato Orientale con la sigla MOG, che è la nuova area ristorazione, nella parte centrale del mercato. Una suggestiva grande piazza in ferro e vetro, con una decina di cucine e una vineria con centinaia di etichette in selezione. Al di sopra una balconata con sale eventi, aule e un'osteria. Al MOG è possibile degustare tante specialità diverse: dai baluardi della gastronomia genovese fino alla cucina proveniente da varie zone del mondo, nello spirito di contaminazione che ha sempre contraddistinto la città e il suo porto.
La proposta gastronomica
Aperta lo scorso giugno, al primo piano, c’è l'Hostaria al Mercato, trattoria contemporanea dello chef Daniele Rebosio, che propone piatti di territorio, con qualche guizzo di contaminazione, dal coniglio alla Carlona all’hummus con peperoni e noci. Oltre ad accomodarsi ai tavoli dell’Hostaria, al MOG si possono sperimentare differenti proposte di cibo di strada ligure ma anche internazionale: chi ama le specialità peruviane, come il ceviche, frequenta Mi Rico Perù; Chakula Chema propone cucina keniota, come il pane chapati farcito di manzo al garam masala. La fusion di poke e sushi tanto di moda non manca nemmeno qui, con Glam Fish, mentre i duri e puri della tradizione ligure hanno come riferimento il Laboratorio Gastronomico Genovese: insalate di pesce, acciughe fritte, latte dolce, qui è possibile assaggiare un buon campionario della cucina cittadina.
Da uno storico banco del mercato, ecco La Carne dal 1946, macellai da tre generazioni, che propongono carni ben scelte in varie preparazioni, dalle tartare alle bistecche alla griglia. Sempre per carnivori, ma in versione stelle e strisce, gli hamburger e i pulled pork di Bear and Grill. Al MOG c’è anche la pizza, nell’insegna Landi Pizza and Crunch, mentre gli appassionati di caffè trovano un corner davvero interessante in Ops... Coffee by Mistakes. Qui, dalle 10 del mattino, si possono gustare caffè pregiati di varie provenienze, anche specialty, selezionati da Andrea Cremone e proposti con specialità dolci e salate.
MOG Genova - via XX Settembre - Genova - moggenova.it