Un mercato nell’ex cinema
Mercato Excelsior, o più semplicemente oratorio dei sapori. L’insegna delle nuova food hall sorta proprio nel centro di Palermo eredita il nome dell’edificio che la ospita, il vecchio Supercinema Excelsior di via Cavour, chiuso al pubblico dal 2011, dove – qualcuno ricorderà – alla fine del 2014 già si parlava di allestire un grande polo gastronomico dedicato a vendita e somministrazione di cibo del territorio - Eat Sicily – sotto le direttive dello chef Natale Giunta. Di quel progetto di riqualificazione, nonostante le buone intenzioni, all’epoca non si fece più nulla, mentre solo qualche giorno fa lo chef palermitano reso celebre dalla tv ha inaugurato l’ultimo dei suoi progetti, la friggitoria “a vista” Passami ù coppu, in corso Vittorio Emanuele (angolo via Roma), apertura pilota di un marchio dedicato all’eccellenza della tradizione popolare siciliana che potrà moltiplicarsi in futuro. Intanto, però, negli spazi dell’ex cinema, il Mercato Excelsior ha fatto suo il modello tracciato in precedenza, riunendo sotto lo stesso tetto 13 botteghe e 3 ristoranti, per un totale di 16 insegne che tracciano un percorso del gusto all’interno della tradizione gastronomica siciliana.
Mangiare al mercato. Le botteghe e i ristoranti
4000 metri quadri su 4 piani, aperti dalle 8 alle 24, pensati per essere vissuti nel segno della condivisione, con aree comuni per mangiare, la terrazza per l’aperitivo, gli eventi e le degustazioni organizzati con la complicità delle botteghe. Un altro mercato, dopo quello di SanLorenzo inaugurato poco meno di un paio d’anni fa, che strizza l’occhio alle moderne food hall di stampo europeo, nella città italiana che forse più di ogni altra è legata al folclore dei suoi mercati tradizionali, Vucciria in testa, tanto da essere spesso citata tra le capitali dello street food su scala mondiale. Eppure nella Palermo di oggi, i luoghi storici del cibo possono convivere con queste nuove isole del gusto, almeno nelle intenzioni di chi le crea, perché poi sarà il tempo a dire se il pubblico apprezzerà (l’esperimento SanLorenzo, per esempio, è ben riuscito). Quel che conta, intanto, è che uno spazio chiuso da tempo, a breve distanza dal Teatro Massimo, sia stato restituito alla città.
Al Mercato, con accesso diretto dall’attigua libreria Feltrinelli, convivono salumi e formaggi di provenienza isolana e nazionale del Barone dei Salumi (anche in versione pausa pranzo con panini e taglieri), il fritto di Fritty Food, tra panelle, crocché, pane ca meusa, arancine e cartocci ripieni, le polpette di Nino Scurria - patron di Polpetta & frittata – fatte con pancetta di suino dei Nebrodi, patata siciliana di montagna, scamorza affumicata dei Nebrodi, mollica di pane e uova bio. Anche in variante panino e coppo. E poi i gelati di Ciccio Adelfio (cognome storico della gelateria palermitana), la bottega della frutta e verdura, con menu vegetariano per pranzo e cena, il pane, la pasta fresca (anche da consumare sul posto) e i legumi di Grano e Granis, il pesce di Gianni Monreale o la carne della macelleria Sorrentino nella bottega di Bricco e Bacco (ristorante di Monreale). La birra artigianale e il vino. Sul fronte ristorativo, invece, si è scelto di scommettere su format meno legati alla tradizione cittadina, se non addirittura etnici, come il giapponese Umibozu (anche se lo chef è italiano). In alternativa le ostriche del Sicilian Oyster Bar, ma anche la tradizione siciliana d’autore al ristorante Uber Alles di Gianni Sorrentino. Il polo ha esordito con un calendario ricco di eventi per farsi conoscere e celebrare le festività natalizie, con degustazioni gratuite fino al 31 dicembre.
Mercato Excelsior – Palermo – via Cavour, 133 – www.mercatoexcelsior.it
Passami ù coppu - Palermo – via Roma, 195/197 – www.passamiucoppu.it
a cura di Livia Montagnoli