È arrivata l'ora dei mercatini di Natale. Arezzo è una delle mete più gettonate del centro Italia; capoluogo di una Toscana un po’ appartata, schiva, eppure patria di grandi artisti: primo tra tutti Piero della Francesca, ma anche di Giorgio Vasari, di Francesco Petrarca e i Pietro Aretino. Città d’arte, provincia storicamente molto ricca, polo orafo. Città di tradizioni culinarie sobrie ma cariche di sapori, dalle castagne alla carne Chianina di cui è un importante centro di allevamento. E poi, legumi, maiali, paste povere e saporite… Un luogo da gustare, in tutte le possibili declinazioni, dall’occhio al palato.
Arezzo a Natale: i 12 indirizzi consigliati dal Gambero
Ecco i 12 indirizzi che vi consigliamo, dai ristoranti alle pizzerie, dai wine bar alla cucina orientale, un modo di rendere golosa anche la visita al mercatino di Natale della cittadina toscana.
Osteria Grande
Giovane e con le idee chiare Fatjon Goga, chef e titolare del locale, fin da giovane ha iniziato a lavorare nelle cucine di ristoranti di livello, per poi mettersi in proprio, gestendo prima cucine di strutture alberghiere per poi aprire il ristorante - anche cocktail bar - posizionato in una delle più belle piazze di Arezzo. La proposta si articola su 4 menu degustazione: Al Buio, a 100 euro, Antiquario a 75, Il Pescatore a 85 ed il Contadino a 65, ma tutti i piatti possono essere scelti anche alla carta. Ingredienti di territorio lavorati con tecniche moderne marcano pietanze come la lingua di chianina, salsa verde e gambero rosso; la linguina, ortica, coda di rospo, burro affumicato, uova di aringa e limone o una bella reinterpretazione del filetto Rossini. Carta dei vini di respiro nazionale. Servizio competente.
piazza Grande, 28 - 3486910306 - osteriagrande.it
Octavin
Un orto fuori città, la scelta di grandi materie prime, una carta dei vini (acquistabili anche online) da far invidia a qualsiasi enoteca (e c'è pure il wine bar, Otto), e una proposta eclettica: è il biglietto da visita di un posto che ha scommesso in un contesto in cui la tradizione la fa ancora da padrona. Si fa poca fatica a lasciarsi catturare dalla creatività della cucina, che osa tirando fuori il meglio da ogni ingrediente. Carne cruda in brodo di carpa, fegatello con salsa al cavolfiore fermentato e tartufo, lingua in brodo di zafferano e amaranto. Da provare.
scalinata C. Berneri, 2 - 0575343521 - octavin.it
Le Chiavi d’Oro
Locale raffinato e di design con tavoli all’aperto nella scenografica piazza San Francesco. La cucina ha solide radici nel territorio e spazia tra piatti della tradizione, rivisitati con moderazione, e proposte che attingono idee e sapori da altre regioni. In entrata parfait di fegato, fichi al Madeira e pistacchi; poi pici al ragù d’anatra oppure quadrucci di orata, carciofi e zafferano, briciole di pane e lime; e ancora filetto di cinghialetto, salsa civet, castagne e broccoletti. Bel focus sulla regione in cantina.
piazza San Francesco, 7 - 0575403313 - ristorantelechiavidoro.it
La Torre di Gnicche Wine Bar
L'indirizzo ideale per chi volesse attingere da una cantina ampia e ben rappresentativa delle peculiarità regionali con importanti incursioni dal resto del Belpaese. Siamo a poca distanza da piazza Grande, e qui oltre all'ottima selezione di etichette si può contare su una cucina genuina e regionale basata su classici come pappa al pomodoro, ribollita, grifi all'aretina e trippa. A questo si aggiungono interessanti formaggi. Il tutto in un ambiente caldo e curato che ospita scaffali in legno pieni di bottiglie.
piaggia San Martino, 8 - 0575352035 - latorredignicche.it
Trattoria Antica Fonte
Venire qui significa andare sul sicuro, a partire dalla costanza qualitativa, che in anni di attività non ha mai registrato una flessione, anzi. La cucina soddisfa, e molto. Qualche esempio: lampredotto con salsa verde, bruschette, pappardelle con ragù d’anatra in bianco al finocchietto, tagliolini al tartufo, pasta e fagioli, rotolo di coniglio in porchetta, peposo alla fornacina, galletto dorato in padella. Non mancano qualche proposta di pesce e alcune opzioni per i celiaci. Belli e golosi i dessert maison.
via Porta Buia, 18 - 057528038 - @Anticafonteristorante
Trattoria Cavour 4
L’ambiente è quello tipico e rassicurante da trattoria, tavoli apparecchiati con semplicità, sedie in legno, pavimenti in cotto, sale a volte, la vetrina con i bicchieri. C’è anche uno spazio esterno sotto i portici. Il repertorio culinario è sostanzialmente toscano, pur con qualche divagazione, come i pici cacio e pepe. Crostini, salumi, trippa, tagliata di manzo con porcini o tartufo secondo stagione, carni alla griglia… insomma, qui la concretezza è di casa, e ci si sente a casa grazie alla calorosa gestione familiare. Si beve bene.
via Cavour, 42 - 057520131 - trattoriacavour42.com
Pizzeria ‘O Scugnizzo
Sono Pierluigi (nella foto) e Gennaro Pollice a guidare questo avamposto della pizza napoletana nella terra di Petrarca. L'ambiente informale ma curato e il servizio caloroso mettono subito a proprio agio il cliente, che poi troverà soddisfazione in una pizza napoletana d'alta scuola. I condimenti sono perlopiù semplici, in ossequio alla convinzione che Marinara e Margherita siano le sole "vere" pizze, alle quali eventualmente aggiungere solo pochi altri ingredienti. Spazio anche alla tradizionale pizza fritta. Buona scelta di birre alla spina artigianali, proposte a rotazione.
via de’ Redi, 9 - 0575333300 - lo-scugnizzo.it
Pizzeria Al Fogher Classic
Il patron Renato Pancini ha scelto di puntare qui su un'offerta all'insegna della classicità. Quindi lavora bene sull'impasto con farine biologiche e macinate a pietra, sulla lievitazione fino a 48 ore e la scelta di ingredienti di prima qualità e di stagione, in gran parte provenienti dal territorio (funghi e tartufi su tutti), da Presìdi Slow Food, finanche dall'orto di proprietà. Anche nel bel cortile interno si possono gustare pizze gustose come la Bufalina con pomodoro, mozzarella di bufala e basilico, quella Cacio e pepe, e una vasta scelta di pizze con le acciughe del Mar Cantabrico come la Bomba con pomodoro, fiordilatte, salamino, friarelli, acciughe, pomodorini e peperoncino. Tutte si accompagnano piacevolmente con birre artigianali di provenienza locale e non.
c.so Italia, 40 - 0575 362577 - pizzerialfogher.com
Arighen Gyoza Bar e Arighen Ramen Bar
Anche una città come Arezzo, gastronomicamente parlando forse un po’ conservatrice, si è fatta trasportare verso il nuovo. Ne sono un esempio questi due indirizzi che, come si intuisce dall’insegna, sono dedicati alle specialità nipponiche per antonomasia, ma non solo. Il lato positivo è che qui non si segue solo una moda, ma ogni preparazione è fatta come si deve, grazie alle esperienze internazionali del giovani fondatori. Gyoza e ramen in varie versioni quindi, ma anche wonton, baos, tapas, noodles, curry e altro. Ci si diverte, e parecchio.
via Cavour, 21 - 05751380022 / via U. Pasqui, 6 - 3713116320 / arighen.com
La Clandestina
Gli amanti del bere miscelato devono assolutamente prendere nota di questo indirizzo, in uno storico palazzo del centro, un posto molto carino, arredato con personalità e dotato di un gradevole spazio all’aperto. Si apre alle 18 e si tira tardi in compagnia di cocktail fatti come si deve, ma qui si può anche cenare, scegliendo fra (pochi) piatti intriganti che cambiano spesso di terra, di mare e per vegetariani. Per i più golosi, piccola pasticceria e dolci originali. Si organizzano serate a tema.
corso Italia, 102 - 0575353998 - 366 431 5465 - @laclandestinaarezzo
Menchetti Focacceria e Bar
Un po’ fuori dal centro storico, è anche un bar per colazioni, aperitivi e pranzi veloci ma sono presenti tutti i prodotti da forno “della casa”. Oltre alla pizza, pane di molti tipi e dolci. Alla base ci sono impasti realizzati con cura utilizzando il grano verna, una varietà tipica della Toscana macinata a pietra. Considerati i tanti tavoli disponibili e la possibilità di spaziare oltre il mondo pizza (hamburger, insalate, salumi), può essere una buona idea mangiare sul posto. Davvero buona la ciaccia con la mortadella.
via Avvocato F. Croce, 11 - 0575350682 - menchetti.it
Lo Spaccio Focacceria
Marta Papa è l’ideatrice e l’artefice di questa insegna, diventata nel giro di un paio d’anni un indirizzo molto frequentato. Piccolo all’interno, dispone di qualche tavolino fuori, sotto la galleria. Protagonista principale la schiacciata, detta “ciaccia”, tipico cibo da strada camaldolese, realizzata “in casa” con un impasto fatto lievitare a lungo, steso a mano e poi cotto al momento sulla pietra. Le farciture sono di prima qualità; dalla versione più semplice alla più elaborata è difficile la scelta fra le varie opzioni, segnate su una lavagna, ma la soddisfazione è assicurata.
corso Italia, 194 - 3931971175 - @lospaccioarezzo