Le feste take away
Mercati affollati, acquisti dell'ultimo secondo, l'ingrediente indispensabile che non c'è proprio verso di trovare. È la frenesia dell'antivigilia, quasi consolatoria per chi l'appuntamento con la tavola delle feste, quella che più di ogni altra in Italia mantiene la propria connotazione familiare e tradizionale, lo attende con trepidazione, attrezzato di tutto punto: la tovaglia ricamata della nonna, il servizio buono, pentole e stoviglie schierate per combattere con onore in battaglia, e un menu pantagruelico che neanche Gargantua avrebbe sperato tanto. Ma è pure vero che la cucina non è per tutti, e l'opportunità di poter ricorrere al piano b senza dover abbandonare il presidio casalingo al giorno d'oggi si moltiplica in tante alternative diverse; e tutte soddisfano il requisito fondamentale: il desiderio di condividere con i propri ospiti buon cibo, piatti che soddisfano la vista, il cuore, la pancia, celebrando il valore della convivialità. Fattore ancor più rilevante: la possibilità di ricorrere al jolly all'ultimo minuto, che rende il servizio ancora più appagante. E allora passiamole in rassegna le soluzioni intelligenti (e gourmet) per imbandire un ricco banchetto natalizio. Tutte rigorosamente take away, meglio ancora se a domicilio.
Milano. Da Aimo e Nadia a Tokuyoshi
A Milano, per esempio, da qualche tempo a questa parte la cucina d'autore take away ha un volto ben noto, anzi due: quelli di Alessandro Negrini e Fabio Pisani, alla guida della brigata del Luogo di Aimo e Nadia. E il progetto che ha dato vita al Mercatino del Luogo non potrebbe essere più utile in questo frangente: oltre alla selezione di prodotti che farebbero la gioia di ogni buongustaio, all'uscio di via Montecuccoli si possono ritirare anche piatti caldi e specialità della casa pronte per essere completate con poche mosse. Per Natale non possono mancare gli agnolotti farciti di vitellone Fassone piemontese e parmigiano Bonati riserva, ma anche un patè di fegatini di piccione e anatra al tartufo bianco piemontese potrebbe essere un ottimo inizio, mentre in omaggio alla tradizione meneghina c'è pure la possibilità di stupire i commensali con i tortelli farciti di ossobuco con il suo fondo e salsa allo zafferano. L'ordine si effettua via email, con prenotazione e ritiro fino al 24. E sempre nel gotha dell'alta cucina milanese si resta bussando alla porta di Tokuyoshi: l'ex sous chef di Massimo Bottura rende omaggio alla tradizione emiliana, e per le festività natalizie propone tortellini da asporto realizzati secondo ricetta di sfogline doc. C'è ancora qualche ora per ordinarli e passarli a ritirare (entro il 23 dicembre).
Le specialità di Peck, il menu di Daniel
Altro appuntamento tradizionale in città quello con le vetrine di Peck, addobbate a festa per l'occasione. Recentemente la storica insegna gourmand di via Spadari ha aperto un piccolo bistrot per la consumazione in loco delle specialità della casa, ma non abolisce il tradizionale servizio di piatti da asporto e menu d'autore (leggi Matteo Vigotti) a domicilio: “in negozio, al telefono e tramite internet è possibile prenotare e concordare la consegna con un servizio su misura, in grado di gestire ogni genere di richiesta” si legge sul sito. Il servizio, insomma, è curato nel minimo dettaglio, come si conviene a un tempio della gastronomia di tale fama, ma durante i giorni di festa è bene tener conto della grande mole di richieste da evadere (in poche parole, ormai, meglio giocarsi l'opzione Peck per il Cenone di San Silvestro). In alternativa anche il ristorante Daniel propone cappelletti da asporto e l'intero menu della Vigilia take away: 80 euro e ritiro fino all'ultimo secondo (le prenotazioni si chiudono alle 12 della Vigilia, ritiro dalle 18 alle 20) per un'insalata di branzino marinato con finocchi e arancia, la fagianella al foie gras e melograno, gli immancabili cappelletti in brodo di gallina e tante altre creazioni d'autore di Daniel Canzian.
Roma. Da Mazzo a Cru.Dop, alla Pescatoria di Livello1
A Roma, invece, al menu delle feste take away provvede come di consueto Mazzo, il bistrot di Centocelle conosciuto pure oltreoceano. E i prezzi sono competitivi: per un menu della Vigilia si spendono 35 euro a persona, tra frittelle di alici, pecorino e pepe nero, lasagna con ragù bianco di ombrina e ricciola, baccalà al sugo con patate (ordine minimo per due, tramite email, ritiro entro le 19.30 del 24). Si replica il 31, con un cenone di San Silvestro tutto da scoprire. Non troppo distante, su via Tuscolana, anche Cru.Dop propone un menu per la Vigilia da asporto: 38 euro a persona per quattro portate rigorosamente a base di pesce, con la possibilità di ordinare su richiesta ostriche e astice alla catalana per suggellare il banchetto. Mentre per chi non ha mai pensato di rinunciare a cucinare, arriva in soccorso la Pescatoria di Livello1, quartiere Laurentino, con i consigli dello chef Mirko di Mattia per la spesa di pesce delle feste (solo il sabato mattina, con vendita al dettaglio del pescato proveniente da Anzio, Gaeta e Ponza).
Il Luogo di Aimo e Nadia | Milano | via Montecuccoli, 6 | www.aimoenadia.com/il-mercatino-del-luogo/
Tokuyoshi | Milano | via San Calocero, 3 | www.ristorantetokuyoshi.com
Peck | Milano | via Spadari, 9 | www.peck.it
Daniel | Milano | via San Marco, angolo Castelfidardo | www.danielcanzian.com
Mazzo | Roma | via delle Rose, 54 | www.thefooders.it/mazzo
Cru.Dop | Roma | via Tuscolana, 898 | www.crudop.it
Livello 1 | Roma | via Duccio di Boninsegna, 25 | www.ristorantelivello1.it
a cura di Livia Montagnoli