Mauro Colagreco a Menton
Ci sono luoghi che la geografia gastronomica lega inevitabilmente alla fama di un ristorante (di uno chef) capace di catalizzare l’attenzione della comunità gourmande internazionale. È il caso di Menton, cittadina elegante della Costa Azzurra, poco più di una decina di chilometri dal confine italiano di Ventimiglia, dove Mauro Colagreco ha trovato da più di dieci anni il suo habitat ideale, nella bella struttura del Mirazur circondata da alberi di limoni e macchia mediterranea che oggi è famosa in tutto il mondo. Il cuoco italo-argentino (noi italiani abbiamo sempre sentito un certo feeling con lui, vuoi per la vicinanza di Menton, o perché gran parte della sua brigata è italiana, ma soprattutto per le sue origini abruzzesi) si è reso protagonista di un’ascesa che solo qualche mese fa, all’inizio dell’estate gli ha regalato la vetta della World’s 50 Best Restaurants.
Mauro Colagreco e l’inno all’incontro tra culture
Primo nella top 50 dei migliori ristoranti del mondo – e da quest’anno anche tristellato di Francia - con una cucina che è inno all’incontro tra culture diverse, come Colagreco ha voluto ricordare sul palco di Bilbao, in occasione del suo trionfo. Sempre legato alla sua terra d’origine, l’Argentina, Colagreco non ha mai fatto mistero del suo amore per l’Italia. Né si è mai seduto sugli allori, incline piuttosto a sperimentare format alternativi di ristorazione, come la braceria Carne, incentrata sulla valorizzazione della carne argentina, avviata proprio a La Plata, sua città natale, qualche anno fa, e poi replicata a Buenos Aires.
La sfida del casual food. La pizza della Pecora Negra di Mauro Colagreco
Le due cose insieme, la vicinanza - in primis emotiva - all’Italia e il gusto per nuove sfide (contiamo anche la brasserie parigina Grand Coeur, il bistrot casual Estivale all’aeroporto di Nizza, l’esclusivo Florie’s al Four Seasons di Palm Beach) sono all’origine dell’ultimo progetto dello chef, che nel mese di luglio, quasi in sordina, ha inaugurato la sua prima pizzeria, a Menton. Pecora Negra (quella che fa capolino sul logo) è l’insegna del nuovo locale che il cuoco ha ideato in società con Paulo Corsi, e con l’appoggio di sua moglie Julia, che lo affianca anche al Mirazur. Non distante dal ristorante pluripremiato, la pizzeria è nata proprio dirimpetto al vecchio porto di Menton, sull’Esplanada de Sablettes, che guarda sul mare. E mette insieme tutte le qualità di un locale informale e per tutte le tasche: menu di facile fruizione diviso tra pizze e piatti di stagione della tradizione mediterranea, spesa media che si aggira sui 20 euro, orario di apertura no stop, dalle 11 alle 23. E una settantina di posti a sedere, tra l’interno e il dehors sulla passeggiata del porto. La scelta della pizza, spiega Colagreco nelle prime pagine del menu, “è un inno all’incontro tra culture”, e insieme un omaggio alle proprie radici e al percorso di crescita personale e professionale intrapreso sin qui.
La pizza di Mauro Colagreco. Tecnica, orto e produttori locali
Così la pizza diventa veicolo per raccontare i prodotti degli artigiani locali, ma anche gli ortaggi, la frutta, le erbe e i fiori dell’orto del Mirazur. E rappresenta anche una sfida tecnica non indifferente, pur per un cuoco del calibro di Mauro Colagreco. Da farine selezionate, cotta in forno a legna, servita al piatto, con cornicione ben sviluppato, la pizza della Pecora Negra fa spazio alla qualità delle materie prime: la salsa di pomodori dell’orto di Menton, il formaggio di capra di Castellar, l’olio extravergine di olive taggiasche, il pesto di Roberto Panizza, i salumi selezionati tra Costa Azzurra e Italia. Non manca l’omaggio alla cucina nizzarda, con la Socca, gemella d’oltralpe della farinata ligure; tra le pizze, invece, si sceglie tra Margherita, marinara, Cetara, Diavola, Genovese, Cacio e pepe… E Pizza del momento, quella ispirata dal mercato del giorno, la più autoriale dell’intero menu (proposta a 19 euro, mentre il prezzo di partenza, per le pizze più semplici, è di 12 euro). Accanto, qualche passepartout della cucina locale: insalata nizzarda, ratatouille, focacce condite. Chiusura dolce affidata al babà al rum di Agostino Iacobucci, ma anche tiramisù e gelati della casa. Da bere birra artigianale e vini naturali.
Pecora Negra – Menton (Costa Azzurra) – Quai Gordon Bennet – Pagina fb
a cura di Livia Montagnoli