Come da tradizione, a braccetto con il Natale, anche quest’anno torna Masterchef. Giunto alla tredicesima edizione andrà in onda da giovedì 14 dicembre su Sky Uno e Now.
I giudici di Masterchef 2023
Squadra che vince non si cambia. Confermati i tre giudici: Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. I rumors davano per “defenetrato” Locatelli, causa infortuni e altre vicissitudini personali, ma si presenta sfavillante in bella forma durante la conferenza stampa che si è tenuta l’11 dicembre nell’aula magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Le novità: il giudice ombra
Dal video di presentazione trasmesso durante la conferenza, la produzione si lascia andare a uno spoiler: i tre chef quest’anno non saranno da soli nel giudizio, ma saranno “accompagnati” da un’ombra che li aiuterà a decidere il verdetto durante lo Stress test. Il personaggio in ombra è sicuramente un addetto ai lavori - che potrà essere uomo o donna -, magari un pasticcere, un altro chef. Nessuno si è sbottonato sui nomi ma sarà «una sorta di quarto giudice che li aiuterà a fare cose», dicono dalla conferenza stampa. L’ipotesi più accreditata è che il giudice ombra sia lo chef Davide Scabin.
I criteri di giudizio di Masterchef
Non esistono dei parametri univoci o matematici per giudicare un piatto, ma «il giudizio diventa molto personale» dicono i giudici e poi continuano: «Siamo in tre persone diverse e siamo arrivati allo stesso traguardo tramite differenti esperienze e le esperienze sono quelle che ci aiutano a giudicare i piatti degli altri». Giorgio Locatelli tiene a precisare: «Giudichiamo i sapori, la presentazione del piatto, ma il giudizio può cambiare da persona a persona. Probabilmente ci facciamo influenzare anche dalle storie: quando vedi che una persona in un piatto ha messo del suo, questo cambia molte cose. Può arrivare un concorrente con un piatto che richiama quello di uno chef famoso, magari riprodotto alla perfezione, ma allo stesso tempo di sé stesso non ha messo nulla».
Bruno Barbieri, invece, la racconta dal suo punto di vista: «Negli anni ho fatto tutte le versioni di Masterchef: Celebrity, Junior e non ho mai cambiato il mio pensiero, il modo di giudicare i piatti, ho cercato solo di alzare l’asticella. Se penso a quelli della prima stagione e quelli di oggi, è cambiato molto: la gente oggi sa cos’è la cucina, la materia prima».
A condividere il pensiero di Barbieri è anche Antonino Cannavacciuolo che tiene a precisare: «La crescita nel mondo culinario, proprio delle persone, è evidente. Quindici anni fa quando si parlava di ristorante stellato poche persone sapevano cosa volesse dire».
Masterchef e la sostenibilità
Da almeno tre anni Masterchef ha cambiato rotta in merito alla sostenibilità, facendo scelte che si avvicinassero ai gusti e alle abitudini alimentari anche dei concorrenti vegetariani. Giorgio Locatelli spiega: «la cucina vegetariana è presente già da un po’ di edizioni in Masterchef, ed è così che l’impatto ambientale è qualcosa che prendiamo in considerazione, il plastic free, lo spreco delle materie, cerchiamo di passare un messaggio a tutti sempre».
I numeri di Masterchef
Durante a conferenza stampa si è fatto accenno a Masterchef come «oggetto di studio», tant’è che è stata l’occasione per dare un po’ di numeri: il prossimo gennaio si raggiungerà il 300esimo episodio in Italia, inoltre con quella italiana si raggiungerà quota 70 versioni locali in tutto in mondo, per un programma tv che ha oltre trent’anni, la prima edizione è del 1990 e in totale ha raggiunto oltre 500 edizioni.