Bisogna ringraziare i figli di Robert Sherman, uno dei compositori da premio Oscar, se oggi intoniamo ancora il famoso ritornello «Basta un poco di zucchero e la pillola va giù». La canzone più celebre di Mary Poppins – che quest’anno compie 60 anni – è nata quasi per caso: i bambini raccontarono al padre di non aver sentito fastidio durante il vaccino per la poliomielite, perché la medicina era stata poggiata sopra una zolletta di zucchero. Ed ecco l’intuizione geniale, quella che mancava per far danzare la bravissima Julie Andrews, la tata che ha insegnato a generazioni di bambini che, addolcendo un po’ le cose, si può affrontare tutto. E che volare sul soffitto rende il momento del tè ancora più magico.
Due penny per il pane (o per la banca)
Non ci sono molte scene legate al cibo nel film di Robert Stevenson, se non contiamo la storia della signora dei piccioni, che vende briciole di pane per due penny per sfamare gli uccelli (raccontata nella bellissima canzone Feed the Birds, da sentire in lingua originale). Il piccolo Michael Banks vorrebbe acquistarle ma il papà, uomo d’affari tutto d’un pezzo, glielo impedisce, invitandolo a investire quei soldi in banca. C’è però un elemento silenzioso e discreto, che appare più volte nel lungometraggio, fino alla memorabile scena a casa di zio Albert: il tè.
Tè, pane e burro sul soffitto
Sorseggiato con gioia da Mary Poppins, scelto ogni mattina dal signor Banks, il tè è la bevanda preferita degli inglesi e la famiglia Banks, che vive in un elegante villino in viale dei Ciliegi, in un quartiere della Londra a bene, non fa eccezione. Le tazze sono quelle in porcellana smaltata e dipinta a mano, un tocco British che si ritrova anche nella scena del tè del pomeriggio preso «al volo» sul soffitto di zio Albert. Insieme allo spazzacamino Bert e la loro tata, Jane e Michael si ritrovano a ridere a crepapelle per le battute dello zio, che racconta barzellette con in mano la sua tazza fumante. La tata è inizialmente contrariata, ma si lascia infine travolgere dall’entusiasmo dei bambini e raggiunge il gruppo a tavola attorno al lampadario con pane e burro.
Il tè degli inglesi
Un tè come tanti altri, solo un po’ più magico, come sempre accade quando c’è di mezzo Mary Poppins. Il tè degli inglesi, quello bevuto quotidianamente, presente in tante scene pur senza esserne protagonista, un elemento apparentemente casuale ma identificativo. Tra tazze e teiere, Jane e Michael capiscono il valore dell’infanzia, il padre si ammorbidisce un po’, e intanto la signora Banks continua la sua lotta femminista intonando Suffragette, a noi! (anche questa da sentire in lingua originale: «Le figlie delle nostre figlie ci adoreranno, e canteranno in un coro riconoscente “Ben fatto, Sorella Suffragetta!»).
Musiche indimenticabili, un cast d’eccezione, personaggi secondari stupefacenti… e anche il tè volante. Buon compleanno, Mary Poppins: 60 anni e non sentirli.