Sporchiamo il Martini! La ricetta di Julian Biondi e il suo cocktail ispirato al drink super-classico

8 Feb 2025, 14:08 | a cura di
Twist on classic... La tendenza a reinterpretare in chiave attuale i classici della mixology internazionale coglie anche Julian Biondi: ripresenta qui la rivisitazione del classico Martini

“Twist on classic”, ovvero – nel linguaggio di chi mescola bevande alcoliche – “variazione sul classico”. Una tendenza che da qualche tempo va avanti e trova crescente fortuna. Iniziamo quindi la "ripresa alcolica" dopo il Dry January  tirandoci fin da subito una zappa sul piede e andando ad affrontare di petto il “Re dei cocktail”.

Julian Biondi di Seeds

Julian Biondi

Variazioni sul Re dei Cocktail

Bevuto e decantato da capi di stato, letterati, agenti segreti e affascinanti attori e attrici: il Cocktail Martini ha così tante varianti che in fondo si riduce a un solo modo giusto di berlo: come lo vuole il cliente. Ognuno ha le sue teorie e rituali su come vada eseguito e bevuto, e forse è per questo che il suo mito rimane ancora ben presente sui banconi di ogni bar del mondo. Ed è per questo che – nonostante l'alcolicità ragguardevole – rimane ancora un drink per il quale difficilmente si viene… “giudicati male”.

Ma si, sporchiamo il Martini

Personalmente, l'ho sempre preferito con un goccio di Vermouth all'interno (Una parte di Vermouth e Sei di Gin). Non ho mai amato chi ci butta dentro cose strane tipo salamoie, salmoni e cetriolini. Ma nel curioso caso che vi presento qui, farò una deroga alle mie abitudini...

Volevo Dirty tante Cose, il nuovo cocktail

Ecco una variante del cosiddetto Dirty Martini che prevede l'aggiunta di salamoia di olive all'interno del drink. Rimane secco e tagliente, ma più gentile perché un po' più lungo di Vermouth, e lievemente sapido grazie ad alcune gocce di salamoia di olive nere fermentate: piccolo “twist” che dona anche un riflesso violaceo divertente.

Dirty Martini, il twist di Julian Biondi

INGREDIENTI

15 ml di Vermouth Baldoria Dry

60 ml di London Dry Gin

10 gocce di Black Brine (salamoia di olive nere fermentate) 

Munirsi di una coppetta ghiacciata e tirarla fuori dal freezer solo all'ultimo momento. Mescolare gli ingredienti in un mixing glass ben freddo, con abbondante ghiaccio, per una quindicina di secondi. Filtrare tutto in coppetta.
Io di solito non lo guarnisco, ma opzionalmente ci potreste mettere un'oliva, che a ogni sorso vi guarderà soddisfatta dal fondo del bicchiere.

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