Signora dei funghi sacri, sciamana, sabia, curandera, venditrice di sogni. È María Sabina, la mazateca che ha fatto conoscere le cositas, santitos o niños santos (così i messicani nativi chiamano i funghi allucinogeni) agli occidentali. Ed è a lei che Cristian Bugiada e Roberto Artusio hanno dedicato un cocktail bar nella parte più autentica di Trastevere.
Maria Sabina. Dove si trova
Che chiamarlo cocktail bar è riduttivo. Questo misterioso locale si trova, infatti, nei sotterranei della Punta Expendio de Agave, ristorante di cucina messicana e cocktail bar a sua volta, diventato punto di riferimento capitolino per gli amanti del Paese sudamericano. Scendendo le scale, si passa dunque dal coloratissimo e luminoso locale del piano superiore, al misterioso cocktail bar sotterraneo avvolto da un'aura quasi mistica.
Cosa si beve al Maria Sabina
Ventiquattro posti a sedere, tra bancone e tavoli, luci soffuse, musica giusta ad accompagnare il viaggio spirituale ed energetico guidato da Cristian Bugiada o da Roberto Artusio, entrambi ambasciatori del Mezcal nel mondo. Cinque drink studiati nel Lab del Jerry Thomas Project e basati sugli altrettanti sensi e, ovviamente, sulle sostanze psichedeliche (senza utilizzarle, eh!), con l'obiettivo di modificare la percezione dello spazio e del tempo, proprio come fa la psilocibina contenuta nei funghi allucinogeni.
I 5 drink basati sui 5 sensi
C'è il Pisco Sour, dedicato al tatto, che gioca sulle consistenze del burro di cacao aromatizzato al peperoncino home made e sulla sensazione setosa del drink stesso, contenuto peraltro in un bicchiere di terracotta piacevole da stringere tra le mani.
Quello dedicato al gusto, gioca invece sul ghiaccio utilizzato (dentro c'è il Butterfly pea flower tea, o anche detto tè di fiori di pisello di farfalla) che con il passare del tempo dona acidità al tutto e fa cambiare colore al drink, un effetto sorpresa ottenuto anche con il drink dedicato alla vista, un Paloma trasparente per via della soda al pompelmo chiarificato creata nel laboratorio del cocktail bar Freni e Frizioni (si trova sempre a Trastevere), e con il profumo di canapa che si sprigiona dal cocktail dedicato all'olfatto.
Il bicchiere speciale, fatto da un artigiano speciale
E infine il twist sul Negroni servito in uno speciale bicchiere olistico pensato dall’artigiano alchimista Franco Rossi e lavorato in borosilicato soffiato a lume dai maestri vetrai veneti. Una coppa che diventa anche uno strumento musicale grazie alle sue forme e alle vibrazioni che emette. “Il suo riverbero allinea i corpi sottili e avvolge nella memoria del liquido tutta la sua geometria, esaltando il prodotto e trasformandolo in un vero e proprio elisir capace di portare armonia”, spiega l'artigiano. Non a caso l'ha chiamato SacrUm Harmonic Cup.
Ora, ci si può credere o meno, fatto sta che la creazione di questa coppa è frutto di una lunga ricerca ed esperienza nel campo delle tecniche olistiche. L'altezza, per esempio, è di 22 centimetri e rappresenta la libertà, la forma rimanda alle otto fasi lunari, mentre la struttura, partendo dalla base dello stelo, rappresenta i quattro elementi naturali: Terra, Fuoco, Aria e Acqua. Il Fuoco (tra calice e stelo) è in una parte ormai eliminata dai calici moderni, e la sua funzione è quella di creare una bolla d’aria mentre si beve, provocando (a proposito di sensi) un ulteriore suono e una ossigenazione maggiore del liquido. Alla fine si ha la sensazione di distinguere tutto con assoluta chiarezza. Un po' come l'effetto del viaje allucinogeno.
Maria Sabina – Roma - via di Santa Cecilia, 8 - 370 1146287 - aperto dal giovedì al sabato, dalle 22.00 alle 2.00 - www.facebook.com/Mariasabinarome
a cura di Annalisa Zordan
foto di Alberto Blasetti