Scorribande gastronomiche? Si grazie. E’ proprio un bel lavoro quello di Roberto Perrone, percorrere migliaia di chilometri all’anno, animato da un unico obiettivo, raggiungere le mete più golose per poi testarle, scriverne e segnalarle, ai lettori del più importante quotidiano d’Italia. Una professione, dove non vi è alcun obbligo di marcare il cartellino, ma nella quale vanno messe in conto lunghe marce di avvicinamento e altrettanto impervie maratone a tavola, alla ricerca di emozioni forti, capaci di sollecitare testa emouse, per scoprire storie di vita e di cibo.
Osti, ristoratori, albergatori, produttori, vignaioli, sono gli incontri quotidiani che è chiamato a fare Roberto Perrone, giornalista enogastronomico firma di punta del Corriere della Sera, nato a Rapallo ma milanese d’adozione, con una passione fin da giovane per la gastronomia e una moglie discendente della famosa “Manuelina”, fondatrice 125 anni fa della celeberrima Focacceria di Recco. Incontri speciali raccontati con un’ inconfondibile stile narrativo, nel volume “Manuale del viaggiatore goloso”, appena uscito in libreria per Mondadori.
Una guida attraverso l'Italia del buono e del bello
Scorribande gastronomiche ma non solo, storie di vita che coinvolgono tutti i sensi e prendono forma mano a mano che ci si conosce e che ci si rivela all’altro, che raccontano una straordinaria Italia, storie che è bello leggere perché ci restituiscono un paese che va avanti tutto sulla passione, e sull’amore verso la professione dell’ospitalità, secondo alcuni la più bella del mondo. Una guida che di sosta in sosta attraversa l’Italia del buono e del bello, e ci rivela oltre 300 siti appetitosi, tutti da scoprire. C’è la Bassa di Parma con tutte le sue bontà, dal culatello Re dei salumi, al Parmigiano, insieme alle figure simbolo di ieri e di oggi, come il mitico Peppino Cantarelli e Massimo Spigaroli; c’è il Chiantishire con le mille virtù della ciccia di Dario Cecchini; ci sono i carruggi liguri dove trovare la focaccia perfetta, cibo che da dipendenza; la Bassa Lombardia fra Cremona e Mantova dove il torrone e la mostarda si svelano fra leggenda e realtà; la Puglia degli antichi sapori di Peppe Zullo, dove il cibo è un’esperienza mistica; la Palermo dei tesori d’arte e del pane con la milza della Focacceria San Francesco; la Modena della Confraternita del Gnocco d’Oro e del gnocco frittotuffatonel caffelatte per colazione; i castelli, le abbazie e le tavole imbandite fuori porta, dei dintorni di Milano; i crudi dello chef Pomata, a Carloforte e le suggestioni della Sardegna; i migliori gastro bistrot italiani, un po’ ristorante e un po’ negozio con Fabrizio mantovani di FM Faenza e una pattuglia di chef innovativi; c’è la Capitale, con la carbonara di Pipero al Rex e gli chef da conoscere a Roma; c’è la conca di Cetara, con la colatura di alici e la spontaneità di Pasquale Torrente, e tanto altro ancora. Memorie di un gourmet giornalista sempre con la valigia in mano, che ci racconta il suo rapporto con la tavola e la bilancia, e il decalogo del viaggiatore goloso, le regole di ingaggio dell’autore, consolidate in anni di assidua militanza, per vivere questi straordinari incontri e la tavola, come un’esperienza indimenticabile.
Manuale del viaggiatore goloso | Roberto Perrone | Mondadori 2015 | 544 pagine | prezzo di copertina 22 euro | disponibile in formato ebook (9,99 euro)
a cura di Luca Bonacini