Mani in pasta contro la violenza: il pane come rinascita per le donne vittime di violenza

25 Nov 2022, 11:58 | a cura di
Mettere le mani in pasta per vincere e affermarsi nel mondo del lavoro: il progetto di cui vi parliamo oggi racconta di donne vittime di violenza che attraverso il pane potranno, finalmente, riscattarsi


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Mani in pasta contro la violenza: il progetto

Fare pane non è solo cultura, storia o radici. Oggi, grazie al progetto ideato dall’Amministrazione provinciale di Frosinone, con a capo Antonio Pompeo e in collaborazione con Roberta Pezzella e Matteo Dolcemascolo (profonda conoscitrice della panificazione lei, lievitista italiano lui), diventa un nuovo punto di partenza per le donne vittime di violenza, che attraverso dei corsi di panificazione potranno -presto- acquisire nuove competenze professionali. “La rete antiviolenza della Provincia di Frosinone si era sfaldata nel tempo. Nel mese di maggio 2022 la Provincia, la Procura della Repubblica, la Prefettura e l’Ordine degli Avvocati di Frosinone hanno firmato un nuovo protocollo antiviolenza, dandosi l’impegno di tradurre questa esigenza in azioni concrete. Azioni mirate ad aiutare le donne e riqualificarle professionalmente, per dare loro un’indipendenza anche economica”. Spiega l’Avvocato Fabrizio Zoli, amministratore di Frosinone Formazione e Lavoro, che ha preso parte attiva al progetto: “Io ho un ruolo ambivalente, in quanto sono Tesoriere Ordine degli Avvocati e anche amministratore di un’azienda che si occupa di formazione obbligatoria di ragazzi dai 14 ai 16 anni. Ragionando all’interno del protocollo, siamo riusciti a tirare fuori questa idea: fare un primo corso pilota finanziato da noi e contemporaneamente invitare le parti sociali (sindacati e rappresentati di categorie datoriali) chiedendo loro quali fossero le figure che il mercato richiedeva per poter organizzare i corsi rivolti a queste donne”.

Mani in pasta contro la violenza, la testimonianza di Roberta Pezzella

È in questo contesto che si inserisce “Mani in pasta contro la violenza”, il progetto virtuoso rivolto a tutte le donne, individuate tramite i centri antiviolenza, che non riescono a reinserirsi nel mondo del lavoro e a cui si vuole dare una nuova speranza, grazie all'aiuto concreto di istituzioni e imprese che saranno segnalate con un "bollino etico".

La figura di Roberta Pezzella di Pezz de Pane ha un ruolo chiave in questa importante iniziativa, panificatrice affermata che ha ottenuto numerosi riconoscimenti nel settore della panificazione, tra i quali i Tre Pani del Gambero Rosso 2023Pane dell’Anno 2022 e docente di lungo corso con importanti esperienze: “Non appena mi è stata fatta questa proposta non ho esitato ad accettare. Io ho visto nel pane una salvezza. Ho sofferto di disturbi alimentari per vent’anni circa, voglio dare speranza a queste donne” racconta Roberta “Quando tocchi con mano l’impasto, quando fai il pane, è come donare la vita. È un’emozione che non si può spiegare” e conclude: “Penso che per le donne che hanno subìto violenza questo può servire ad avere uno stimolo nuovo e vivere una nuova vita”.

Il laboratorio, a titolo gratuito, partirà a gennaio 2023. Un’iniziativa che grida a grande voce la memoria di Romina de Cesare, uccisa dall'ex compagno a pochi passi dal panificio di Roberta, e che vuole dire basta alla violenza sulle donne.

a cura di Cecilia Blengino 

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