Immersi nel verde, ma spesso in vista del litorale, i punti di ristoro e ospitalità nella campagna campana parlano la lingua del Mediterraneo, offrendo i prodotti della terra e del mare insieme, e una vivace tradizione gastronomica che continua a ispirare anche le tavole di ricerca. Per trascorrere una giornata nella tranquillità dell’entroterra campano sono diverse le possibilità, e tutte raccontano di un territorio preciso, influenzato da culture antiche. Qui i nostri suggerimenti per scovare agriturismi, locande e resort con cucina che valgono il viaggio.
Villa Rosa di Nonna Rosa (Vico Equense)
Col Vesuvio all’orizzonte, dalla campagna di Montechiaro a picco sul mare, la Villa Rosa di Nonna Rosa è la casa di campagna di Peppe Guida e della sua famiglia, aperta al pubblico un anno fa, dopo un’attenta ristrutturazione. Destinata all’ospitalità e ai corsi cucina, nelle serate d’estiva si arriva quassù anche per cenare in terrazza, circondati dal verde e dall’orto dove lo chef si approvvigiona per la sua cucina di Vico Equense. L’accoglienza è calorosa, come di consueto, la cucina non è da meno, e il menu è dedicato in gran parte ai prodotti dell’orto, tra parmigiana di melanzane, spaghetti con zucchine, gateau di patate. E chi resta a dormire può godere anche dell’ottima colazione, con marmellate e pane della casa, provolone del Monaco, latticini, biscotti, golose graffe di patate.
Montechiaro (Vico Equense, NA) –via Alberi, 100 – 334 3917950
Villa Chiara Orto e Cucina (Vico Equense)
Una giovane chef d’esperienza coma Fabiana Scarica è l’ospitale padrona di casa di questo agriturismo immerso nel verde, in un casale del Settecento con sale accoglienti ed eleganti e un bel giardino all’esterno, con pergolato e grande albero di noce, da cui si vede il mare. Le materie prime dell’orto e i prodotti locali sono lo spirito guida di una cucina che sa ripensare il territorio con buona tecnica. E sempre col sorriso. Disponibili diversi percorsi degustazione e una sezione del menu dedicata esplicitamente alla tradizione: polpette fritte, candele di Gragnano con genovese di manzo, fritturine miste, pescato del giorno. Ma c’è spazio anche per la ricerca, tra una frittella di coniglio con catalana, i rigatoni al burro con tabacco e fegato grasso, l’agnello con salicornia e scalogno.
Vico Equense (NA) – via Pacognano, 19 – 081 8029165 – www.villachiaraortoecucina.it
Il Contadino (Caianello)
L’agriturismo di Berardino Lombardo si trova a pochi chilometri dall’uscita del casello di Caianello, ed è tappa perfetta per un ristoro durante un viaggio. Immerso nel verde, l’agriturismo offre una cucina verace che può contare sulle materie prime dell’orto e sulle carni dell’allevamento di proprietà. D’estate si pranza sotto il pergolato, all’esterno, scegliendo tra piatti vegetali – come la zuppa di biete e lenticchie, la frittata di verdure – o pietanze più corroboranti come l’uovo a susciello (con salsiccia di maiale, cipolla, pomodoro, acqua e pane) o la pasta tirata a mano con ragù di spuntature di maiale. Per secondo, maialino da latte cotto nel forno, con patate. Buon vino sfuso, conto contenuto e servizio affabile.
Caianello (CE) – via Starza, 1 – 0823 922043 – www.bernardinolombardo.it
Le Trabe (Capaccio)
Il luogo è suggestivo, circondato da dieci ettari di oasi naturalistica, con la sala ricavata all’interno di uno dei quattro mulini medievali della proprietà. Marco Rispo è lo chef che dalla fine del 2018 dirige una cucina raffinata, con la possibilità di optare per un percorso degustazione (4 o 8 portate, a 65 o 85 euro) o scegliere alla carta, da un menu che evidenzia la centralità dell’ingrediente: melanzana sott’olio, polpo, bufala bufala bufala, ma anche dentice frollato, anguilla, o anatra e prugne. Originale anche la carta dei dessert, attenzione ai più piccoli con un menu loro dedicato (25 euro)
Capaccio (SA), Tenuta Capodifiume – via Capo di Fiume, 4 - 0828 724165 – www.letrabe.it
Le tre sorelle (Casal Velino)
La locanda offre ospitalità e ristoro in posizione privilegiata, nella campagna che sovrasta il Golfo di Velia, con la vista che spazia fino al mare. Per questo la cucina parla soprattutto la lingua del mare, tra tortelli ripieni di caprino cilentano con ragù di totani, flan di zucchine con gamberi rossi crudi, tonno in crosta su insalatina di sedano e melone. D’estate si mangia nella bella terrazza, a bordo piscina, tra ulivi e fiori.
Casal Velino (SA) – via Roma, 48 – 0974902024 – www.locandaletresorelle.it
Locanda Radici (Melizzano)
Nella campagna del Sannio, il motto di Angelo d’Amico è raccontare il territorio attraverso la biodiversità della terra. Manipolando dunque al minimo la materia prima, e recuperando antiche ricette locali. Originario di Frasso Telesino, dopo esperienze importanti, lo chef è tornato alle proprie radici e accoglie gli ospiti nella sua bella locanda circondata da ulivi e ciliegi. Quattro sono i percorsi degustazione (due al buio, uno vegetariano, il quarto intitolato proprio alle radici, con prezzi rispettivi 59, 65, 35, 49), più un menu per la pausa pranzo con antipasto dell’orto, pasta della locanda e dolce, a 25 euro. I piatti? Si spazia tra zucchine alla scapece con ricotta agli agrumi, vitellone bianco marinato al finocchietto con bottarga di muggine e peperone, risotto come una parmigiana, agnello del Sannio in diverse cotture.
Melizzano (BN) – strada provinciale Frasso-Solopaca, 5 contrada San Vincenzo – 0824 944506 – www.locandaradici.it
Aquapetra Resort & Spa (Telese Terme)
Circondato da 24 ettari di bosco, il borgo in pietra che ospita il resort Aquapetra risale agli inizi del XIX secolo, ed è stato restaurato per offrire un soggiorno esclusivo nel Sannio Beneventano (in località Telese Terme, a breve distanza da un’altra insegna che vale la pena visitare: il Kresios di Giuseppe Iannotti). Nell’albergo diffuso con piscina e Spa olistica, trovano spazio anche due ristoranti, La Locanda del Borgo e La Loggia, guidati dall’executive chef Luciano Villani. Attualmente è operativa solo La Loggia, con la sua cucina più tradizionale che attinge ai prodotti dell’orto del resort. Con formula bar e bistro, La Loggia è aperta dalle 10.30 alle 23, anche con servizio cocktail bar.
Telese Terme (BN) – SS Telesina, 1 – 0824 941878 – www.aquapetra.com
Marennà (Sorpo Serpico)
Il ristorante della cantina Feudi di San Gregorio si è rinnovato di recente con l’arrivo di Roberto Allocca in cucina. Siamo tra i vigneti di una delle storiche aziende vitivinicole campane, e il legame con la terra guida l’offerta gastronomica, che quest’estate si potrà gustare anche con formula picnic, da consumare nel roseto, tra i giardini pensili delle erbe aromatiche, presso l’anfiteatro o nei tavoli allestiti all’aperto, fino a settembre. Tre sono i percorsi degustazione suggeriti al ristorante, da 60, 80 e 100 euro.
Sorpo Serpico (AV) – Località Cerza Grossa – 0825986666 – www.marenna.it
Maeba (Ariano Irpino)
Dal restauro di un frantoio di fine Settecento abbandonato da oltre un secolo, la famiglia Mattia ha ricavato un ristorante raffinato immerso nella campagna irpina. La cucina del giovane chef Marco Caputi parte dall’ottima materia prima locale per lavorare di tecnica e ricerca. Due i percorsi degustazione (42 e 57 euro, da 4 e 6 portate), carta agile e tanti prodotti della terra, per piatti di anima prettamente irpina, pur di respiro internazionale. Carta dei vini che esplora la Campania e offre etichette di valore dall’Italia e dall’estero.
Ariano Irpino (AV) – contrada Serra – 3386387407 – www.maeba.it