Dove mangiare nei giardini, serre e vivai di Roma. I migliori ristoranti e locali scelti dal Gambero Rosso

1 Giu 2024, 12:56 | a cura di
Che siano serre, vivai, giardini, la parola d'ordine è verde. Ecco una lista di posti in cui mangiare fra alberi, piante e fiori a Roma

Serre e vivai ora non sono più solo luoghi in cui accogliere e curare piante, ma anche spazi per mangiare e far vivere ai clienti l’esperienza gastronomica. E se molti locali non hanno spazi naturali, provano a ricrearli nei patti, nei cortili nascosti dietro gli ingressi principali. Ed è così che si allestiscono nei giardini, negli orti interni o adiacenti ai locali, dei tavoli per far mangiare e bere i clienti immersi tra fiori e pianti.
Qui una lista di posti in cui mangiare nei giardini, serre e vivai a Roma.

Belloverde

Kenzia, lauro, rosmarino, piante grasse e canne di bambù. L’esplosione della natura è da Belloverde, nuovissima apertura di Roma in Via delle Vigne Nuove nello storico vivaio della città, il D’Antoni Garden. Belloverde è un ristorante, pizzeria bar e vivaio, per l’appunto, dove mangiare dalla mattina (l’apertura è dalle 6.30) fino a mezzanotte. Il menu spazia fra cucina romana tradizionale e qualche guizzo come Tagliolino aglio nero, capesanta e blue cheese o Linguine al nero di seppia e bottarga, e carne e pesce alla griglia. La pizza romana è decisamente il core del menu: scrocchiarella come da tradizione con condimenti classici che vanno dalla Napoli, fino alla Diavola, Ortolana e Marinara; per arrivare a proposte più corpose: carina l’idea di chiamare le pizze con il nome scientifico dell’ingrediente principale: Brassipa ruvo è con mozzarella, cime di rapa (per l’appunto), provola e salsiccia; o ancora, Cucurbita romana fatta appunto con zucchine, mozzarella di bufala sfilacciata, prosciutto cotto e basilico.

Via Delle Vigne Nuove, 250 Roma
www.belloverde.it

Frugale

Che sia l’esterno, la veranda o la sala interna, qui non mancano piante. I kokedama, le piantine grasse fanno da sfondo a uno dei posti più in voga sui social. Da Frugale si mangia in un vivaio vero e proprio e a fine pasto viene regalata una piantina da portare a casa. Frugale è attivo dalla colazione fino al dopocena. Il primo pasto della giornata viene servito dalle 9 alle 12 con possibilità di brunch: omelette, pancake, ma anche waffle e french toast; per il pranzo ci sono anche due versioni a prezzo fisso: 13 euro per versione light e 16 euro per versione full. Lo chef Pintus propone quattro menu a sua scelta incentrati su vegan, gluten free, mare e terra. I primi piatti sono tradizionali come Pappardella al cinghiale o Risotto con zafferano e ossobuco, sino ad arrivare a piatti rivisitati come i Pici cacio, pepe e scorza di limone. L’attenzione particolare è per la griglia e il menu propone: Tomahawk, Picanha, Fiorentina, ma anche galletto ruspante e arrosticini. Per gli amanti della pizza, quella romana è servita. Ogni settimana viene proposto anche il menu piante: kokedama, bamboo, terrarium, con quattro portate scelte dal ristorante e con una pianta in omaggio da portare a casa. E per i veri amanti delle piante, il vivaio si occupa anche del servizio recovery.

Via Adolfo Marco Boroli, 23
www.frugaleroma.it/

Casale dei Cedrati

Un giardino, una caffetteria, un centro documentazione, uno spazio per le mostre e una libreria. Tutto questo è il Casale dei Cedrali sull’Aurelia Antica in cui mangiare o lavorare all’ombra delle piante. Riaperto da poco dopo la chiusura nel 2016 per vicende amministrative, il Casale dei Cedrati si trova all’interno del parco di Villa Doria Pamphilj dove all’ombra di limoni, aranci, cedri si può prendere un caffè in giardino e scegliere le proposte del bistrot. Il menu è stagionale e cambia ogni settimana: l’idea è quella di proporre ingredienti genuini con una selezione che viene da piccole aziende del territorio. Anche la carta dei vini è stata prodotta con scelta consapevole: le cantine sono tutte indipendenti.

Via Aurelia Antica, 219
www.casaledeicedrati.it/

Latteria a Garbatella

Entrare nel giardino urbano di Latteria è come accedere in un posto segreto e intimo immerso nel verde. Il locale nacque nove anni fa negli spazi dello storico Bar della Nanetta a Garbatella. Il bistrò cocktail bar si basa sua una filosofia sostenibile: i materiali sono tutti eco-friendly e anche le proposte food e drink si orientano verso la stagionalità, l’idea zero spreco e sostenibilità. Menu minimal ma ragionato che cambia ogni quattro mesi in base alla stagione. Gli ortaggi vengono da produttori locali e sono preminenti nella proposta rispetto alla carne o al pesce, in effetti la carta prevede, fra i secondi, solo un piatto di carne e uno di pesce (nel momento in cui scriviamo, ndr.). I primi puntano sulla pasta ripiena. Da Latteria si mangia e si beve dall’aperitivo fino al dopo cena e anche la drink list è scelta consapevolmente con attenzione a una scelta di ingredienti e botaniche che valorizzano le loro proprietà benefiche.

Piazza Geremia Bonomelli, 9
www.latteriagarbatella.com/

Serra Cafè&Restaurant

Nomen Omen. Entrare in questo Cafè&Restaurant significa accedere proprio in una serra: piante che risplendono fra il legno chiaro scelto per l’arredamento, luce che filtra da ogni parte del posto con pareti trasparenti che confermano l’idea di essere in una vera e propria serra. L’attenzione al dettaglio, fanno di Serre Cafè& Restaurant a Fonte Nuova il posto ideale per chi cerca un contatto con la natura: il design interno riporta proprio a una connessione con gli alberi e le piante. La proposta gastronomica si focalizza sul pesce, principalmente crudi e ostriche con l’attenzione rivolta anche alle preparazioni cotte Tonarello al nero di seppia, cozze e pecorino oppure Gnocchi mare e lime e pesce alla griglia. Oltre al pesce la carta punta anche sulla carne e sulla cucina sarda: da segnalare i Culurgiones pomodorino fresco e basilico.

Via Appennini, 56
https://www.instagram.com/serra_restaurant/

Petra

Situato fra San Pietro e il Gianicolo, Petra è una piccola oasi urbana con un giardino di circa duecento metri quadri in cui pranzare e cenare fra piante e alberi.  Aperto da aperitivo fino al dopocena, Petra è ristorante e bar con un menu senza pretese: starter come felafel con yogurt, o guacamole e hummus con pita; per passare ai piatti principali come Tartare di salmone o Carpaccio di spigola; ma anche Polpo con crema di peperoni e Parmigiana di melanzane: l’idea è quella di una proposta veloce e free. Attenzione ai distillati e ai vini naturali.

Via Domenico Silveri, 34
www.petraroma.com/

 

MoMà Garden

Qui l’attenzione è concentrata proprio sulle piante: il MoMà Garden occupa uno spazio di sei ettari nel Parco dell’Appia Antica ed è un luogo dove poter acquistare prodotti a km0 ma anche fare un aperitivo (con proposte classiche) o un caffè nel suo bar interno. Il posto organizza eventi anche privati in cui godere del grande spazio naturale del Parco all’ombra di alberi e del suggestivo paesaggio arricchito dalla presenza di asini e caprette.

Via Appia Nuova, 688
www.momagarden.com/

Giardino di Torricola

Anche qui: il limite tra giardino, serra e vivaio è labile. Giardino di Torricola e tutte queste cose messe insieme ma anche un’azienda agricola con l’attenzione al cibo. Si organizzano pranzi, brunch, eventi privati, pic nic, corsi come yoga e laboratori e serate musicali. Gli alberi storici furono piantati da Spartaco, un ristoratore romano, intorno agli anni Settanta. Dopo molti anni e passaggi di proprietà nel 2016 un gruppo di giovani ha dato vita al Giardino Torricola.

Via Amedeo Momo Simonetti s.n.c.
www.ilgiardinoditorricola.com

Serre by Vivi

Sulle colline di Monte Mario, c’è il progetto “verde” di Vivi Bistrot, Serre by Vivi. Il locale occupa gli spazi delle serre novecentesche di Villa Blumensthil. L’ambiente è una vera e propria serra in cui si può mangiare circondati da alberi, piante e fiori dalla mattina alla sera. La proposta food spazia fra piatti healty come insalate e pokè, fino ai piatti della cucina italiana come i Ravioli con burrata ai due pomodori strizzando l’occhio alla cucina estera: Noodles di grano saraceno al wok, o come il Nasi goren indonesiano. Molta attenzione al mondo vegan, vegetariano e gluten free: Straccetti plant based, hummus di ceci o guacamole. Per la cena si può chiedere del sushi o andare su proposte classiche rivisitate come la Carbonara primaverile fatta con asparagi. Non manca la carne che è bio e proposta in formato hamburger.  E se si vuole fare merenda, Serre by Vivi propone gelato naturale e yogurt con biscotti.

Via Decio Filipponi, 1 - www.vivileserre.co

Casa Vidaschi

All’ingresso si viene accolti da una grande pianta di banano. È questo il bigliettino da visita “verde” del giardino di Casa Vidaschi. Varcare la soglia significa entrare in un posto nascosto fatto di piante e fiori in cui mangiare. Lo spazio esterno di Casa Vidaschi si divide tra il patio – pochi tavoli, immersi nel verde di un vero e proprio giardino – e il pergolato, sempre esterno, con un bancone che predomina al centro; e la corte, con tavoli fatti con radici di albero, che si affaccia sul pergolato e sul roseto del posto.
Da Casa Vidaschi si può fare colazione (dai croissant ai pancake, waffle), brunch (con toast, insalate, pancake), pranzo (spazia da proposte di antipasti come tartare e sashimi, ma anche parmigiana, fino ai primi classici con grande attenzione alla pasta: piatti classici anche rivisitati come la Carbonara tartufata o il Raviolo cacio e pepe con gamberi e anche alla carne e pesce), aperitivo e merenda (si in carta anche yogurt con granola), cena. Da Vidaschi si possono acquistare anche composizioni floreali.

Via Lorenzo Vidaschi, 59 - https://casavidaschi.com

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