Situazione critica in tutta Italia
Temperature sotto lo zero, venti freddi e primi effetti dannosi sulle viti nella delicata fase fenologica del germogliamento. Non è la prima volta che il mese di aprile riserva all'agricoltura questi scherzi. Accadde anche un anno fa. Dal Piemonte al Veneto, dalla Toscana alla Campania, fino alla Sardegna, sono diversi i territori dell'Italia interessati dalle gelate, e in alcuni casi dalla grandine, a seguito dell'ingresso di aria fredda dalla zona dei Balcani. A partire dalla sera di Pasqua, il freddo ha messo in crisi i viticoltori. Sabato è previsto un rialzo termico.
In Piemonte, in provincia di Asti, il vento di tramontana ha portato sotto zero le temperature e a soffrire sono stati soprattutto gli impianti più nuovi. Qualche problema anche nell'area del Barolo, così come nel Canavese e Vercellese. Forte la preoccupazione nella zona del Blanc de Morgex, in Valle d'Aosta, dove il 90% dei vigneti ha subito gli effetti del freddo e dove bisognerà attendere almeno una settimana per capire con esattezza gli effetti sulla pianta. Tra il 16 e il 17 aprile, una forte grandinata ha interessato le province di Mantova (Poggio Rusco, Villa Poma, Pieve) e Modena. Gelate anche sui Colli Bolognesi in zona Borgo Tossignano (danni oltre il 50%). Battuta d'arresto per la primavera anche nell'areale bresciano, in Franciacorta, dove il consorzio di tutela ha registrato una gelata sui vigneti tra martedì 18 e mercoledì 19. I sopralluoghi dei tecnici parlano di "danni a macchia di leopardo", soprattutto nei terreni a fondovalle e nelle aree pianeggianti. È presto per fare una stima, essendo un fenomeno precoce la vendemmia non è compromessa anzi "si ipotizza un possibile recupero anche delle vigne più colpite". Soffrono anche la Valtellina (area Grumello) e l'Oltrepò Pavese, come rileva la Coldiretti.
La situazione in Veneto
Più a est, tra Verona, Vicenza e Treviso, a causa del termometro sceso a -1 gradi, Confagricoltura rileva difficoltà per le vigne a causa degli effetti della brina. Interessati, in particolare, i vigneti di Glera, Sauvignon, Chardonnay e Pinot grigio, con danni stimati tra 60% e 80%, con qualche punta del 100% nel territorio vicentino, e dal 30 al 50% nel trevigiano. Colpita l'area di Valdobbiadene, terra del Prosecco superiore. Nella provincia di Padova, la Cia segnala effetti del gelo su almeno il 70% della produzione sui 5.800 ettari vitati complessivi. Prudenza, invece, nelle stime da parte del Consorzio della Doc Arcole, colpita dalla gelata soprattutto tra i comuni di San Bonifacio, Locara e Cologna Veneta: "Alcuni vigneti sono decisamente compromessi altri sono invece recuperabili, ma va detto"sottolinea il Consorzio dell'Arcole "che non conosciamo la reazione alle gelate da parte di varietà nuove (Pinot grigio; ndr) di recente impianto in questo territorio". Salvo il vigneto della Doc Colli Berici, fa sapere il Consorzio: "Dove è concentrata la produzione di vitigni a bacca rossa identificativi di questo territorio come Tai Rosso, Cabernet e Merlot, i problemi sono contenuti e poco consistenti".
Il gelo non ha risparmiato il Centro e il Mezzogiorno
Sul vigneto toscano, è pari a circa 80 milioni di euro la stima di Confagri: più del 20% della produzione è compromessa. A Montalcino, terra del Brunello, sono stati interessati i terreni più bassi. Nel Chianti, Chianti Classico e Chianti Rufina alcune aziende hanno perso fino al 90% della produzione. Più a sud, nel Lazio, i vigneti a Frosinone e Latina hanno sentito il colpo. In Campania, dove lo scorso anno una gelata di aprile interessò l'Irpinia, i problemi sono segnalati ai vigneti nel Beneventano e nell'Avellinese. In Sardegna, riferisce la Coldiretti, migliaia di ettari di vigneti sono stati “bruciati” dalle gelate nel Sassarese, con l'area di Berchidda particolarmente colpita. Secondo l'associazione presieduta da Roberto Moncalvo, tutta l'agricoltura nel suo insieme ha subito danni da questo maltempo anomalo per circa cento milioni di euro.
a cura di Gianluca Atzeni
Questo articolo è uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 20 aprile
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Franciacorta (foto Lazzari vini, Capriano del Colle)