Magna a Napoli. Gusto napoletano e agricoltura sostenibile in mostra

22 Ott 2015, 08:00 | a cura di

Una mostra all'insegna del gusto partenopeo: Magna, la Mostra Agroalimentare Napoletana propone un percorso enogastronomico formativo sulle specialità di Napoli dal 13 ottobre al 10 gennaio.  

Una cucina in perfetto equilibrio tra mare e montagna, dalle origini antiche, che, oggi è il risultato di contaminazioni di diverse culture. A partire da quella greco-romana fino ad arrivare alla dominazione francese e quella spagnola: la cucina napoletana è da secoli un punto di riferimento per la gastronomia italiana e mondiale. Alla base, materie prime di qualità che gli abitanti riescono a valorizzare con cura e passione nei piatti tradizionali. Il 13 ottobre è stata inaugurata presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore Magna, la Mostra Agroalimentare Napoletana, volta a far conoscere e rivalutare le specialità del territorio.

Magna. Gli obiettivi della mostra

Agricoltura sostenibile e Ritorno dei giovani nei campi sono stati i due forum di apertura della mostra, guidati da Giuseppe Orefice, presidente Slow Food Campania e Patrizia Spigno, agronoma di Slow Food Vesuvio. Con la collaborazione dell'azienda agricola Madrenatura e dell'Associazione produttori di Pomodorini del Piennolo, Orefice e Spigno hanno presentato i temi centrali della mostra che, in armonia con Expo 2015, si sofferma sul concetto di sostenibilità nel settore dell'agroalimentare. Laboratori, workshop e degustazioni sui prodotti, fra cui la famosa Mozzarella di Bufala Campana, ma soprattutto storia. Del paese, della cucina, delle tradizioni. La mostra è stata curata dall'architetto Marco Capasso e prodotta dall'Associazione Gudiven – I semi dell'amore in collaborazione con il Comune di Napoli.

 

Uno spazio polifunzionale. Degustazioni e letture a San Domenico

Presentazioni di libri, incontri culinari, degustazioni e molto altro nel calendario di Magna che si propone di “seguire i passaggi che portano le eccellenze della regione dalla terra fino al piatto, alla ricerca del segreto riposto nei sapori della tradizione napoletana”, come spiega Capasso. Non si tratta però, di promuovere esclusivamente la gastronomia del territorio, ma anche di affrontare temi come la diseguaglianza alimentare, “che vede ancora oggi un contrasto stridente tra chi è obeso e chi muore di fame, tra una parte della popolazione mondiale che vive nell'abbondanza e un'altra che non riesce a soddisfare neanche i propri fabbisogni alimentari di base”, spiega Vincenzo De Notaris, presidente Gudiven. Obiettivo dell'Associazione è quello di impiantare nelle aree più povere “i semi dell'Amore, che producono frutti duraturi nel tempo, fornendo i mezzi ed il know how per realizzare in loco alcuni prodotti tipici napoletani, primo fra tutti la pizza, vero emblema culinario della città”.

 

Magna | Napoli | piazza San Domenico Maggiore, 8 | dal 13 ottobre al 10 gennaio| | www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/27653

 

a cura di Michela Becchi

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