Chi si aspetta un programma in cui i concorrenti cercano di affossarsi l'un l'altro a colpi di critiche negative resterà deluso. Non ci sono scambi di giudizi citrini durante le prove o discussioni accese riguardo al prodotto dell'uno o dell'altro, ma un bel biglietto da visita dell'azienda e qualche nozione essenziale sul mondo del vino. Dopo la puntata non diventerete esperti di vino, ma avrete qualche meta in più dove andare per una visita in cantina. Arriva su Mediaset Infinity la prima puntata di Maestri di Cantina dal titolo “Chicche del Piemonte”. La ricetta del nuovo format dedicato al vino è semplice: tre cantine si sfidano per uscire come vincitore finale insigniti dal Tappo d’oro. Ogni puntata è contraddistinta da una tematica che lega i concorrenti dell’episodio e, a fare da giudici, ci saranno un esperto del mondo del vino insieme a un influencer, che cambieranno a ogni puntata.
Struttura degli episodi
Alessandra Ferdi è la padrona di casa che guida la trasmissione e presenta gli ospiti delle aziende piemontesi: Guido Alleva (Tenuta Santa Caterina), Lidia Carbonetti (Rocca di Carpaneto) e Alessandro Locatelli (Rocche di Costamagna). Tre le sfide previste: Terroir e cantina, Esperienza di cantina e Degustazione con storytelling. Ospiti speciali e giudici della puntata il sommelier Vincenzo Donatiello e Queralt Badalamenti, attrice e influencer. La prima prova è un piccolo racconto della storia della cantina e uno sguardo al territorio, ai vitigni coltivati e alle etichette prodotte dall'azienda. Per l’esperienza in cantina viene tutto lasciato nelle mani dell’attrice Badalamenti che saggia le camere o le attività dell’azienda e infine la degustazione vede l’assaggio collettivo e “scoperto” di un vino di ciascuna cantina, scelto e raccontato per l’occasione. Segue la fatidica valutazione dei due giudici e la relativa premiazione della cantina vincitrice. Spoiler: vincerà Guido Alleva con il Monferace 2016.
Presentazioni e lezioni sul vino
Se avevate in mente di assistere a un programma sulla stregua di Quattro ristoranti e Quattro alberghi rimarrete delusi, infatti le autrici del programma Alessandra Fedi e Alessandra Cardone avevano dichiarato che “la novità è che i produttori non vengono messi in competizione sul vino, ma sulla loro capacità di raccontare al meglio tutto ciò che ci sta intorno”. Il format è più che altro un racconto individuale di ogni cantina, intervallato da qualche piccola lezione del sommelier Donatiello che risponde a domande come “cos’è il Terroir? Che cos’è un vino naturale? Che cos’è il Barolo?” o direttamente da uno dei concorrenti come Lidia Carbonetti che spiega i principi della fermentazione alcolica. Gli scenari suggestivi, i voli panoramici sui vigneti e gli incantevoli paesaggi colorano la puntata, ma più che una sfida tra cantine è una presentazione delle stesse con una premiazione finale. Il risultato è che si viene invogliati a partire per quelle destinazioni, grazie a un buon lavoro di regia e le nozioni sul vino sono pillole veloci che avranno appeal tra chi si sta avvicinando al vino, ma che rimangono sulla superficie di un argomento vasto e complesso.