Arriva un colpo duro per il made in Italy: la Pernigotti Spa, azienda leader nel settore dolciario, specializzata in cioccolato e nocciolati, è stata rilevata dalla società Sanset, storico gruppo turco controllato dalla famiglia Toksöz. A pochissime ore dall’acquisizione di Loro Piana da parte del colosso francese Lvmh, un’altra straordinaria realtà produttiva italiana è caduta in mani straniere. Con più di 150 anni di storia la Pernigotti vanta un giro d’affari di circa 75 milioni di euro, grazie allo storico stabilimento di Novi Ligure ed i suoi 150 dipendenti. Oltre a controllare un’ingente fetta di mercato nazionale, la società piemontese infatti riscuote notevole successo anche oltralpe, con ricavi di tutto rispetto in Germania, Stati Uniti, America Latina e Cina. Attraverso un comunicato ufficiale la famiglia Averna, ex detentrice del 100% della Pernigotti Spa nonché leader indiscusso nella produzione di bevande alcoliche, ha spiegato le ragioni della vendita: “Negli ultimi mesi siamo stati oggetto di forte interesse da parte dei principali operatori nazionali ed esteri; siamo lieti di affidare la Pernigotti al gruppo Sanset della famiglia Toksöz, solido e determinato ad agire in ottica di continuità e sviluppo”. Repentina la risposta del gruppo turco: “Siamo fieri di aver acquisito la Pernigotti, marchio ricco di storia e fascino. Manterremo e potenzieremo l’attuale struttura, sviluppando collegamenti con nuove ed interessanti aree geografiche”.
Si aggira intorno ai 10 miliardi il valore dei marchi storici agroalimentari passati in mani straniere dall’inizio della crisi. Prima della Pernigotti, infatti, simile destino era toccato alla pasticceria milanese Cova. Sempre nel 2013, inoltre, il 25% dell’azienda produttrice di riso Scotti è stata ceduta agli spagnoli di Ebro Foods. Numeri che fanno pensare, visto il delicatissimo periodo di spending review l'Italia sta attraversando: il nostro paese è diventato appetibile terreno di conquista? Le nostre aziende, per lo più eccellenti ma strozzate da ritardi nei pagamenti, domanda interna asfittica e sistema bancario penalizzante, verranno razziate tutte dai grandi gruppi mondiali?
a cura di Giuseppe Buonocore