Le notizie sono ancora frammentarie ma purtroppo Roberto Ferrarini è venuto a mancare la scorsa notte. Forse è morto come voleva, con la testa immersa nello studio, tradito da un cuore che non ha saputo reggere la sua forte volontà, la sua passione per la ricerca, per il mondo del vino. Si trovava a Santiago del Cile per presentare la sua ultima ricerca al congresso annuale dell'OIV (organizzazione mondiale della vite e del vino), acciaccato e stanco ma con i pensieri che ancora volavano leggeri e veloci quando, nella giornata di domenica il cuore non ha più retto.
Ricorderemola sua serenità, il suo ricercare in ogni calice di vino bevuto assieme lo spunto per un nuovo approccio alla produzione, incurante di una malattia che da anni lo minava, certo che ne sarebbe guarito e che avrebbe continuato a dedicarsi a ciò che amava di più. Il nostro pensiero va a chi rimane e che ha perso il compagno di una vita, Ada, a chi ha perso il papà, Elisa e Roberta, e a tutti gli amici che hanno condiviso un pezzetto di strada assieme.
La redazione del Gambero Rosso