Dopo aver portato il Napoli alla vittoria del terzo scudetto, dal 18 agosto scorso Luciano Spalletti è il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio. Il prossimo 9 settembre a Skopje ci sarà il suo primo banco di prova con la partita Italia contro Macedonia del Nord per le qualificazioni Euro 2024.
Quando l’allenatore non è sui campi da calcio si rifugia in Toscana, fra le colline fiorentine, nella sua tenuta La Rimessa dove, in compagnia della sua famiglia, può godere della natura e prendere ispirazione per le strategie calcistiche. Tra un modulo di gioco e l’altro, Spalletti trova anche il tempo di produrre vino e olio.
La tenuta di Luciano Spalletti in Toscana
Si chiama “La Rimessa”, la tenuta di Spalletti e si trova a Montaione, borgo medievale tra i più belli d’Italia, situato tra Firenze, Pisa e Siena. Bordocampo, invece, è il vino punta di diamante prodotto a La Rimessa, e realizzato con uve sangiovese e merlot. “Se dovessi paragonare il mio vino a un calciatore sarebbe Daniele De Rossi, carattere e intensità per creare l’armonia adatta a qualsiasi gioco”, dice Spalletti nel video di presentazione sul sito de La Rimessa.
Allenare una squadra è come produrre vino
“Trovo molte analogie tra allenare e produrre vino, entrambe le attività mi permettono di lavorare all’aria aperta, di creare strategie, contenuti e cercare soluzioni; poi ovviamente ci sono i risultati sia il vincere una partita importante che aver prodotto un buon vino ti dà grandissima soddisfazione”, continua Spalletti. Due passioni, quindi, quelle del calcio e del vino che, secondo il nuovo Ct della Nazionale, si intrecciano in modo naturale. Entrambe richiedono dedizione, disciplina e attenzione ai dettagli.
Allenare la Nazionale: un sogno che parte da lontano
“Un sogno che parte da lontano – dichiara Spalletti durante la conferenza stampa di presentazione –avevo undici anni nel 1970, c’erano i Mondiali in Messico e chiesi a mia mamma se mi poteva cucire una bandiera dell’Italia, la più grande possibile, per poter andare a festeggiare quel fantastico 4 - 3 contro la Germania e ora questa bandiera dell’Italia la riporterò in campo quando andrò in panchina e spero di far rinascere quello stesso sogno che avevo io in tutte le migliaia di bambini che guardano la Nazionale Italiana”.