El Coq chiude. Ma...
“Riguardo al trasferimento di El Coq a Vicenza lo chef rilascerà dichiarazioni dal mese di luglio”. È un segnale abbastanza lampante del futuro che verrà, per Lorenzo Cogo, la risposta dello staff di Marano Vicentino, che rimanda ogni comunicazione ufficiale al giorno in cui si saranno calmate le acque, dopo l'annuncio del giovane chef che nelle scorse ore ha fatto il giro della rete. Ennesima conferma, per dir la verità, di voci di corridoio che si rincorrono da tempo, in merito alla decisione che ha suscitato qualche allarmismo di troppo nell'interpretazione di poche, semplici parole: “Cogli l'attimo, saremo aperti fino al 30 giugno. El Coq chiude”.
Più chiaro di così non si può: sì, El Coq chiude, dopo 5 anni di attività in quella provincia italiana che spesso scoraggia l'attività imprenditoriale, lontana dai riflettori quel tanto che basta per sviluppare un discorso di qualità senza montarsi subito la testa, ma pure molto difficile da gestire e spingere in alto, soprattutto se di anni ne hai meno di 30 e il tuo percorso è stato accompagnato da un'aspettativa costante e crescente. Anche perché, ammettiamolo, se la prima stella Michelin te l'appunti sul petto a 25 anni, gli altri non possono che aspettarsi grandi cose da te.
La nuova vita. Lo sguardo rivolto al futuro
A qualche anno di distanza, Lorenzo interpreta così l'impegno profuso nel ristorante di Marano Vicentino, ideato a propria immagine e somiglianza nel paese natale e spesso teatro di iniziative volte a valorizzare prodotti e produttori del territorio, celebrando al contempo una personalissima interpretazione di cucina contemporanea: “Dopo 5 anni di attività a Marano Vicentino sento di aver raggiunto a pieno i miei obiettivi, ho sostenuto nel mio piccolo una realtà di provincia che ha un grandissimo potenziale, ho portato un flusso di persone interessate alla mia cucina e di conseguenza le ho portate a conoscere il Paese, ma, sopratutto, ho conosciuto tantissime brave persone, con un gran Cuore, che credono pienamente in ciò che fanno e che sanno che Lorenzo Cogo ed El Coq saranno sempre al loro fianco”. E continua: “un capitolo della mia vita si chiuderà a breve, con mio grande dispiacere, ma come è giusto che sia, the show must go on!”
Quindi, che succede? Luciano Pignataro è stato il primo a raggiungere telefonicamente lo chef, che anche in questo caso riserva poche, mirate parole a tracciare il percorso che si apre adesso, in concomitanza con il suo trentesimo compleanno: “Dalla metà di luglio, spero dal giorno del mio trentesimo compleanno, apriremo il nuovo El Coq, stesso nome, a Vicenza a Piazza dei Signori.
Continueremo la nostra cucina e il nostro progetto”.
L'ipotesi Caffè Garibaldi. Nel cuore di Vicenza
E infatti, qualche giorno fa, il Giornale di Vicenza rivelava le trattative in corso per l'acquisizione del Caffè Garibaldi, storico locale dirimpetto alla Basilica palladiana di piazza dei Signori, che solo 4 anni fa aveva riaperto i battenti dopo una lunga ristrutturazione. E pur sottolineando il condizionale, i gestori dell'immobile – 750 metri quadri in tutto - concessionari designati fino al 30 aprile 2023 (dietro versamento di un canone annuo di circa 120mila euro), potrebbero essersi fatti ingolosire proprio dall'offerta di Lorenzo Cogo, in cerca da tempo del locale giusto in città. Nel caso specifico, tra l'altro, anche il Comune avrebbe grande interesse a perseguire la valorizzazione di uno spazio che appartiene all'amministrazione pubblica, e con l'arrivo di uno stellato richiamerebbe notevole attenzione e prestigio sulla città. In fondo, non manca molto per averne conferma.
Intanto, c'è da scommetterci, nei prossimi giorni comincerà il pellegrinaggio a Marano Vicentino degli estimatori della prima ora del giovane chef. Prima che El Coq come l'abbiamo conosciuto finora chiuda per sempre. Verso nuove avventure.