"Grazie a Dio ti ho ucciso, non mi hai ucciso tu". Ecco perché Giorgio Locatelli ha chiuso il suo ristorante

3 Mar 2025, 11:49 | a cura di
Dallo scampato burnout alla noia di fare sempre la stessa cucina. Tutte le ragioni della chiusura di Locanda Locatelli raccontate dallo chef in prima persona

Non erano nemmeno passate 24 ore dall’arrivo del 2025 che Giorgio Locatelli, in un post su Instagram, dava la notizia più grossa per il mondo della ristorazione: abbassava definitivamente la serranda del suo ristorante Locanda Locatelli a Londra dopo 23 anni di servizio: «Ma quando una porta si chiude, un’altra si apre, per cui seguite i nostri social per gli aggiornamenti su nuovi progetti». A distanza di due mesi esatti, in un’intervista rilasciata al Times rivela le ragioni della sua decisione: «Un ristorante può toglierti così tanto che può letteralmente ucciderti. Sa quante persone conosco che sono morte nel loro ristorante? Molte. Quando ho chiuso la Locanda e ho girato la serratura, ho detto, grazie a Dio ti ho ucciso, non mi hai ucciso tu». E poi ripone le ragioni dell’addio, non solo al burnout scampato, ma anche alla noia che ha soffocato la voglia di cambiare: «Abbiamo guadagnato mezzo milione di sterline l’anno scorso. Ho trovato molta forza in quello che stavamo facendo, ma è diventato un po’ noioso. Vent'anni sono tanti. È un terzo della mia vita».

Locanda Locatelli: il progetto iniziale e quello futuro

Quello che Locatelli, con la moglie Plaxy Cornelia Exton, aveva in testa di fare, 23 anni prima all’apertura della Locanda, non era sicuramente quello che poi il ristorante di Londra è diventato. Nell’intervista al Times dichiara: «Quando abbiamo iniziato, l’ultima cosa che pensavamo di fare era qualcosa di elitario. Ma naturalmente, a causa dell'affitto che si paga, il design è diventato elitario. Sì, il cibo era quello che faccio, ma l’atmosfera non era rappresentativa di ciò che ci piace». Ed è per questa ragione che ora il nuovo progetto sarà totalmente diverso dalla Locanda, non sarà qualcosa di elitario, ma un format rivolto a tutti: «Voglio che sia come una piazza cittadina: boom, zoom, gente che va e viene. Sarà il tipo di posto dove puoi andare per un bicchiere di vino e un piatto di pasta per £ 20». Ma come sarà? Lo dice lui stesso: «Sono stufo che la gente mi chieda quale sia il mio 'cooonceeept! Il mio ristorante non ne ha bisogno! Siamo un ristorante italiano. Ha bisogno di una buona personalità».La sala di 80 posti sarà attiva dal prossimo maggio alla National Gallery di Londra e al piano terra la possibilità di prendere un caffè un maritozzo al Bar Giorgio. La Locanda è morta definitivamente? Ci saranno delle comparse in forma di pop-up. Restiamo in attesa di grandi aggiornamenti!

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