MAXXI Re-Evolution
L'appuntamento con il nuovo MAXXI è per venerdì 5 maggio, quando una cerimonia inaugurale in grande stile battezzerà la MAXXI Re-evolution: un museo più aperto, più digitale, più accogliente, recita lo slogan del futuro che avanza al complesso capitolino (firmato Zaha Hadid) dedicato all'arte contemporanea di via Guido Reni, quartiere Flaminio. Una rivoluzione creativa pianificata da tempo, che segna l'esordio di un nuovo allestimento della collezione, con gli spazi espositivi che triplicano al motto di The Place to be, il tema di un percorso che comincia sin dalla piazza Alighiero Boetti animata da tre nuove grandi installazioni a firma Elisabetta Benassi, Mircea Cantor e Ugo Rondinone. Poi, all'interno, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo ospiterà anche una reading room, una videogallery di presentazione per monografie, retrospettive e rassegne, un laboratorio didattico più ampio e articolato. Di cui tutti potranno godere a partire dal 6 maggio, quando il MAXXI si presenterà ai primi visitatori del fine settimana nella sua nuova veste. Con evidenti novità sul versante dei servizi d'accoglienza, ristorazione in primis, che si sdoppierà negli spazi della nuova caffetteria-bookshop accessibile da via Reni e negli ambienti – completamente ripensati – del ristorante con affaccio su piazza Boetti. E finalmente, sarà pure l'offerta gastronomica a rinnovarsi e raddoppiare, all'insegna di una duplice linea di proposta - una di fascia informale e familiare, l'altra più ragionata e gourmet – che asseconda gli standard dei grandi musei internazionali.
La nuova offerta gastronomica. Typo e Linea
Il bando di gara europeo per la gestione dei servizi di ristorazione se l'è aggiudicato, all'inizio del 2017, il Consorzio Stabile Seaman, realtà romana nata nel 2013 e già rodata nel settore, con la gestione del Ristrò Luna e l'altra alla Casa Internazionale delle Donne e la prossima inaugurazione di un format gastronomico allo stabilimento Torre Marina sul litorale romano di Tor San Lorenzo. Al MAXXI la sfida passerà per la gestione della caffetteria Typo, ricavata nella sala delle ex caserme con accesso diretto da strada, e del nuovo ristorante Linea, piazza quotidiana di ristoro veloce per i visitatori del museo, ma pure laboratorio di cucina, tavola per sperimentare nuove esperienze sensoriali, spazio eventi per banchetti e ricorrenze istituzionali e private. Il nuovo progetto architettonico è firmato da Andrea Lupacchini, l'allestimento degli interni dalla Devoto Design, entrambi recentemente protagonisti a piazza dell'Emporio, nell'elaborazione del concept di Romeo&Giulietta.
La consulenza di Cristina Bowerman, i prodotti di Romeo
Una spia importante che anticipa il coinvolgimento di un volto noto della ristorazione capitolina, Cristina Bowerman, chiamata a partecipare dal Consorzio Seaman in qualità di consulente. Ed è bene specificarlo: Linea non sarà il ristorante di Cristina Bowerman al museo, piuttosto potrà contare sulla sua supervisione nella definizione di quella proposta gourmet che si concretizzerà solo tra qualche settimana, presumibilmente a giugno, quando accanto al menu lunch e più informale della sala principale (circa 70 coperti più 50 affacciati sulla piazza antistante) esordirà un menu creativo per 30-40 persone, approntato da una brigata supervisionata da persone di fiducia del team della chef di Glass e Romeo. E da Romeo arriveranno anche prodotti come il pane, i dolci, il gelato, disponibili pure al bar Typo, aperto dalle 8 alle 22 (nel weekend fino alle 23) per colazione, light lunch anche take away, aperitivo, con gelateria artigianale e corner green. Qui, però, la supervisione delle attività sarà esclusivamente della squadra di Seaman. Mentre Cristina Bowerman rientrerà in gioco in occasione di eventi privati e concordati, qualora il cliente richiedesse menu dedicati e una linea di cucina fine dining, con personale e allestimento ad hoc per l'occasione, negli ambienti del ristorante Linea. Nessun coinvolgimento, invece, in catering e banchetti ordinari: "La nostra collaborazione con il Maxxi si limita a una consulenza per il ristorante. Forniremo metà del personale e cureremo il menu per 40 coperti. Per quanto riguarda il resto invece, provvederemo con Romeo a fornire i nostri prodotti, specialmente quelli da panificazione, ma non saremo coinvolti nel daily operations. La gestione della banchettistica resta della ditta Seaman, mentre cene dedicate e firmate a nostro nome o con la mia partecipazione saranno comunicate volta per volta", precisa Cristina.
Nella quotidianità, quindi, lo spazio del ristorante si presenterà tagliato in due dal grande bancone, con sgabelli e sedute per sorseggiare un cocktail, e una separazione funzionale tra sala destinata alla ristorazione informale (tutta a cura Seaman) e spazio più riservato alle spalle del banco. Apertura per pranzo, aperitivo, cena e dopocena, dalle 11.30 alle 16 e dalle 19 alle 2.
MAXXI | Roma | via Guido Reni, 4a | www.fondazionemaxxi.it
a cura di Livia Montagnoli