100 vini, non uno di più, non uno di meno. Tanti sono quelli raccontati da Eleonora Guerini nel suo volume. Il grande libro illustrato del vino italiano, sottotitolo 100 etichette per brindare tutto l'anno.
100 vini scelti per passione, senza la pretesa di stilare una classifica. E sì che l'autrice con punteggi, valutazioni e premi ha avuto a che fare per lungo tempo, dato che lei – Laleo, come molti la chiamano - è una delle storiche curatrici della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso, nelle cui file ha militato per circa 15 anni. Ora che il suo lavoro l'ha portata in altri lidi, torna a scrivere di cantine ed etichette. Ma in modo diverso: niente schede tecniche e note di degustazione, qui si parla di passione, emozione, sorprese.
Il grande libro illustrato del vino
Un breviario personalissimo di vini, diversi per stile, carattere e occasione, ma con una cosa in comune: “sono tutti vini che fanno la differenza, oggi. Alcuni sono storici, ma non sono qui per questo. Sono tra queste pagine perché nel tempo non hanno smesso di significare” restando attuali senza perdere la loro storia. Sono vini scelti per e con amore (ma anche tanta, tanta competenza). Perché è l'amore che guida questo libro è quello che muove la penna di Eleonora che sa raccontare (eccome se sa raccontare!) vini e produttori con ritrattini snelli e pieni di valore, belli da leggere, talvolta arguti, talvolta sentimentali. Sempre pieni di verità. Quella verità che smarca lo storytelling più bieco e porta di diritto nel campo della narrativa. Sono 100 camei racchiusi nel tempo di una pagina, in cui si parla del vino e delle vigne, della storia del produttore e di quella del vitigno, del mondo intero talvolta, di quanto si può e si deve sapere per accostarsi al bicchiere con quel tanto di passione e consapevolezza in più. Rifuggendo toni didascalici o esoterismi da iniziati. Ogni profilo è una storia a sé, godibile in pieno e accessibile a tutti, scritta con brio e accompagnata da illustrazioni di Fernando Cobelo, Beppe Conti e Rebecca Valente.
I vini scelti da Eleonora Guerini
100 etichette per brindare tutto l'anno (c'è sempre un motivo per brindare), 100 vini scelti d'impulso e catalogati con acume (o viceversa) secondo criteri diversi, ma tutti molto convincenti: a partire dagli Intramontabili, “Quelli che non sono mai andati di moda. Perché la moda l’hanno creata, ignorata, travalicata, schiacciata” vini come il Barbaresco di Bruno Giacosa, il Barolo di Bartolo Mascarello e poi ancora grandi nomi: il Monfortino di Conterno, Ceretto col Bricco Rocche e poi Bertani, Cleto Chiarli, Valentini, la Tenuta San Guido e a seguire tutto il gotha enoico: vini (e persone) entrati nel mito.
Ci sono poi i vini A colpo sicuro come il Franciacorta Dosage Zéro Vintage Collection Ca’ del Bosco o il Soave Classico Calvarino di Pieropan - di cui si legge: “La terza età, che colpisce i più, tende a omologare e se le rughe sono troppe, la schiena incurvata, il respiro rotto dallo sforzo, diventa impossibile ritrovare l’idea di quel che è stato. Ma c’è chi ha nel dna le risorse per avere una pelle giusto lievemente zigrinata, la schiena dritta e il sospiro rilassato. Calvarino è il caso” - o ancora Sabbie sopra il bosco di Nanni Copè o il Faro di Le Casematte.
Non solo grandi classici dell'enologia: ci sono anche le scommesse, ovvero i Saranno famosi (tra loro Valtellina Superiore de Dirupi o 05035 Ciliegiolo di Leonardo Bussoletti) e i Figli della cooperazione (quelli delle cantine cooperative come Sicilia Catarratto Terre Rosse di Giabbascio della cantina Centopassi) e quei vini che raccontano un andamento contemporaneo, alla ricerca di Nuovi equilibri (la Malvasia di Damijan Podversic o il Fiano di Avellino Vigna della Congregazione di Villa Diamante o ancora Il Fric di Casebianche e Rosso Relativo di Bonaccorsi ).
Etichette che che nascono da mano femminile conquistano un scaffale in questa cantina ideale, sotto il titolo di Pussy Power (traloro Le Trame di Le Boncie e Paleo Rosso di Le Macchiole, o ancora il Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di I Fauri e il Il Frappato di Arianna Occhipinti). così come i Vini di sale (Langhe Riesling Hérzu di Ettore Germano o Vitovska Solo di Vodopivec ), e via così tra etichette che promettono piccole gioie quotidiane, ovvero i vini da tutti i giorni (School Night Wines, "quando il giorno dopo c’è scuola si va a letto presto” evitando eccessi di ogni genere) e quelle che invece raccontano veri Innamoramenti (Valtellina Superiore Sassella Riserva Rocce Rosse di Ar.Pe.Pe po il Lambrusco di Sorbara Leclisse di Alberto Paltrinieri Montevertin con Le Pergole Torte o il Greco di Pietracupa).
Un capitolo a sé merita il Chianti Classico, presentato così, senza bisogno di titolo o didascalie. Segno di un amore profondo e ormai solido “Ognuno ha una passione che è più passione delle altre. Il Chianti Classico è la mia e a lui dedico un’intera sezione”.
Il grande libro illustrato del vino italiano - Eleonora Guerini; illustrazioni di Fernando Cobelo, Beppe Conti e Rebecca Valente – 240 pp. - 35€
a cura di Antonella De Santis