Selezione e ricerca in cucina. Il valore delle erbe aromatiche
L'esordio del nuovo D'O, a Cornaredo, è balzato agli onori della cronaca com'era prevedibile. E Davide Oldani, da un paio di settimane a questa parte, festeggia il meritato successo, che è figlio della capacità di sapersi rinnovare anche all'apice di una carriera che l'ha visto imporsi in Italia come re della cucina d'autore pop. Un cambio di rotta senza strappi che è soprattutto evoluzione in cucina: i primi avventori hanno già testato con mano. Intanto, mentre si prepara a rappresentare l'Italia gastronomica ai Giochi di Rio, dove sarà chef di Casa Italia per gli atleti impegnati alle Olimpiadi del Brasile, Oldani non rinuncia a firmare progetti a breve raggio. E il know how maturato in anni di cucine prestigiose lo mette al servizio di un pubblico più ampio. Non è un caso che ora il ristorante dello chef ospiti anche uno spazio ideato per sperimentare e riservato al processo creativo, da cui trarranno linfa tanto la carta del D'O, quanto le molteplici iniziative al vaglio di Oldani. Come la ricerca sulle erbe aromatiche condotta in collaborazione con Paride Mandaglio, titolare dell'Ortofloricoltura di Como che da qualche tempo vende anche una vera e propria linea di aromatiche a marchio FOO'D, il sigillo dello chef.
Ribattezzata L'essenza delle erbe, la linea promuove il ritorno alla cucina naturale anche tra le mura domestiche e nasconde un'operazione culturale che vuole agire sulla dieta di tutti i giorni. Proprio nelle qualità organolettiche e gustative delle erbe aromatiche, infatti, Oldani ha trovato un valido alleato per incentivare la diminuzione di grassi e sale nelle pietanze che portiamo in tavola. Chiaramente, però, “perché le erbe sprigionino al massimo il loro aroma originale, è importante che esse vengano utilizzate fresche, in quanto quelle essiccate perdono il profumo originale per assumere un generico aroma di fieno”. Ecco, allora, l'idea dello chef: dopo un anno di lavoro, Oldani ha selezionato la gamma di erbe aromatiche a suo giudizio più versatili e funzionali in cucina, e ci ha messo la faccia (oltre che il marchio).
FOO'D. I prodotti selezionati da Davide Oldani
Disponibili in vari formati, per ogni tipologia lo chef ha perfezionato ricette facilmente replicabili a casa, disponibili sul sito dell'iniziativa, dal minestrone con cucchiaio in piedi al rombo in carpione, all'insolito dessert carota e cioccolato, che sul profumo del rosmarino scommette per regalare un'esperienza in più. Se non bastasse, fino alla fine di ottobre, acquistando sei piantine della linea (già in distribuzione in molti vivai d'Italia) sarà possibile partecipare al concorso che mette in palio una cena per due persone al D'O di Cornaredo. Alla ricerca sulle aromatiche si affianca la linea L'Essenza delle spezie, che da sempre giocano un ruolo importante nella cucina di Oldani. Insieme si aggiungono alla linea di prodotti a marchio FOO'D, il nome scelto dallo chef per riassumere la sua filosofia gastronomica, che aveva fatto il suo esordio l'anno scorso con il burro marchiato Campo dei Fiori di un'azienda della provincia di Varese, distribuito nei banchi frigo in panetti da 250 grammi e certificato dallo chef. E in effetti i panni del selezionatore, specialmente in qualità di alfiere della tradizione agroalimentare lombarda, sembrano calzare a pennello allo chef di Cornaredo, che per la linea Foo'd, la scorsa primavera, ha selezionato anche quattro prodotti di Salumi Pasini, prosciutto cotto, lardo, salame e bresaola made in Lombardia, nell'azienda di Trezzano sul Naviglio. Insomma, anche Davide Oldani sembra aver trovato la sua strada per dialogare con un pubblico più trasversale e meno avvezzo alla tavola di un ristorante stellato, assecondando una tendenza che negli ultimi tempi ha appassionato diversi chef, da Riccardo Di Giacinto (con la linea All'Oro Home Gourmet) a Paolo Teverini (con Food & Chef), a Gianfranco Vissani (con Piccoli Lussi Quotidiani).