Il progetto
“Sempre più spesso si sente l'esigenza di "raccontare" l'ortofrutta, facendo emozionare i consumatori”. È da questo bisogno che nasce l'associazione Le Donne dell'Ortofrutta, presentata lo scorso 6 dicembre a Bologna, una nuova realtà impegnata nella valorizzazione del lavoro agricolo. “E' importante adottare linguaggi e proposte che vadano in questa direzione. Ebbene, le Donne dell'ortofrutta vogliono dare un contributo di conoscenza ed esperienza su questi temi di grande attualità”, hanno raccontato le 30 ideatrici del progetto. Professioniste del settore, imprenditrici esperte di tutta la filiera produttiva che, negli ultimi mesi, si sono confrontate per mettere a punto obiettivi e regole dell'associazione. Lo scopo? Creare un network di addette ai lavori per presentare idee, organizzare eventi e prendere parte nella comunicazione di settore con una visione al femminile.
Le fondatrici
Ai vertici del gruppo, Alessandra Ravaioli (presidente), Serena Pittella e Cristina Bambini (vicepresidenti), e Giulia Montanaro (tesoriera). Socia onoraria, l'assessore Simona Caselli, in qualità di presidente di Areflh (Associazione delle Regioni Ortofrutticole Europee), che ha commentato: “Ho accolto con piacere e interesse la proposta perché ritengo che le imprenditrici e le operatrici del settore possano giocare, in questo momento, un ruolo importante di stimolo culturale e ideativo per promuovere sempre di più un settore fondamentale per l'agroalimentare made in Italy”. E aggiunge: “Tra l'altro, l'associazione è unica in Europa, e di questo siamo orgogliose”.
Le iniziative
Fra le tante attività in programma, il reclutamento di altre socie, e l'organizzazione di incontri nelle diverse realtà produttive delle associate. Uno dei primi progetti a prendere vita sarà l'evento di lancio in primavera, pensato per sottolineare l'approccio innovativo dell'associazione a tutti i temi più caldi dell'ambito ortofrutticolo. Oltre all'aspetto più propriamente legato alla parità di genere, l'Associazione intende altresì costituire un polo d'attrazione del talento delle donne, con l'obiettivo di stimolare i consumi tra tutte le fasce di età, di censo, d'istruzione e di genere.
L'obiettivo
Un'occasione, dunque, per fare luce sul lavoro significativo delle donne in campo, e anche, come ha spiegato la Caselli, “per far capire al settore che si può lavorare insieme e dare prova di aggregazione diffondendo buone pratiche e idee valide”. Grande attenzione, inoltre, sarà rivolta alla comunicazione, punto di forza del lavoro al femminile, sui canali tradizionali come sui social. Quali saranno le prossime mosse?