Il cibo come eccellenza artigianale
A Firenze, l'82esima edizione della Mostra Internazionale dell'Artigianato ha aperto battenti già da qualche giorno, e fino al 1 maggio ripenserà gli spazi della Fortezza da Basso all'insegna della valorizzazione del fare artigianale, ereditando il sapere del passato (del resto la manifestazione nasceva nel 1931 su impulso del sistema di corporazioni fiorentine) e proiettando la creatività e l'inventiva made in Italy verso il futuro, su un palcoscenico internazionale che riunisce creativi e designer in arrivo da tutta la Penisola e dal mondo, come del resto i buyer che si aggirano tra gli stand della fiera (ne sanno qualcosa a Milano, dove si è appena conclusa l'edizione 2018 del Salone del Mobile). E si rinnova ancora una volta la collaborazione con Leonardo Romanelli, che in Fortezza porta l'eccellenza artigianale enogastronomica, curando la direzione artistica e la programmazione de Le Delizie di Leonardo: oltre 80 appuntamenti in calendario al piano attico del Padiglione Spadolini, per portare sul palco artigiani del gusto, produttori di vino, cuochi, pizzaioli in rappresentanza di un settore che alla fiducia nel fattore umano deve ancora oggi la sua forza. Per il quarto anno consecutivo l'approccio è quello pop di un evento nell'evento che si propone di annullare le distanze tra protagonisti e spettatori, offrendo al pubblico delle fiera l'opportunità di confrontarsi con i professionisti del settore in un contesto informale e divertito. Lo schema è quello consueto: un'alternanza di cooking show, degustazioni, incontri con l'autore, contest di cucina come Cotto&Servito, quest'ultimo rivolto ai ragazzi di quattro Istituti Alberghieri toscani che affronteranno una sfida incentrata su cucina e servizio di sala (una bella novità, questa, per rendere giustizia alla sala), cucinando e servendo il pubblico.
Le Delizie di Leonardo. I protagonisti
Nei giorni scorsi sono arrivati in Fortezza, tra gli altri, Riccardo Monco dall'Enoteca Pinchiorri, il pizzaiolo Romualdo Rizzuti, Laura Peri per presentare il suo pollo valdarnese, Gabriele Andreoni da Gurdulù, Roberto Falchetti di Caffè Piansa. Ma la kermesse, ogni giorno con una ricca programmazione dal mattino fino a sera, ha ancora molto da offrire. Oggi, nella giornata di festa per la Liberazione, sarà la volta di Simone Cipriani, patron chef di Essenziale, che sul palco porterà però la cucina tradizionale di FAC, seconda insegna fiorentina che con il suo giovane team gestisce all'interno di Eataly. E alle 12 spazio per la pizza di Mario Cipriano, da Il Vecchio e il Mare; o ancora per il gelato di Vetulio Bondi, protagonista pure nei giorni a seguire. Altrettanto ricco il parterre dei prossimi giorni, da Rocco De Santis a Filippo Saporito a Marco Lagrimino e Matteo Boglione, tutti validi rappresentanti della ristorazione d'autore a Firenze. Tra gli artigiani del gusto chiamati a raccontarsi anche l'Antico Pastificio Morelli, Tartufi Savini, Fulin con i suoi dolci; ma ci sarà spazio anche per la miscelazione, con i barman Stefano Canfailla, Fabio Graffi, Lapo Guarducci e Luca Manni, e per la fotografia, con i laboratori pratici di Paolo Matteoni. Mentre sempre vivo sarà il confronto tra cucina toscana e cucine etniche. Domenica 29 aprile, alle 15.30, appuntamento con il macellaio di Panzano in Chianti Dario Cecchini, per la presentazione del libro Il Mistero della vacca intera. Maestro di cerimonie sarà sempre il padrone di casa Leonardo Romanelli. E per chi non ne avesse abbastanza c'è sempre lo spazio food della Mostra dell'artigianato, con produttori in arrivo da tutta Italia, e non solo.
Il programma delle Delizie di Leonardo