Difficilmente un oggetto è in grado di evocare l’identità gastronomica e la tradizione culinaria di un Paese come le bacchette cinesi. Ma l’immaginario collettivo, affezionato ai classici bastoncini in legno decorato che ogni orientale è in grado di maneggiare con abilità, dovrà fare i conti con un nuovo prodigio hi tech, presentato in occasione dell’annuale conferenza sull’innovazione tecnologica in Cina dal motore di ricerca Baidu (l’equivalente del nostro Google).
Negli ultimi anni la potenza orientale si è più volte confrontata con scandali che hanno lasciato il segno su un’opinione pubblica in stato d’allerta per la sicurezza alimentare (dall’acqua in bottiglia contaminata al latte in polvere alla diossina, dal riso al cadmio all’olio riutilizzato), minacciata dal preoccupante inquinamento atmosferico e del suolo in grado di compromettere coltivazioni a prodotti alimentari e da standard igienici spesso insufficienti. Così nasce l’esigenza di creare uno strumento preventivo, che certifichi la salubrità del cibo: le bacchette intelligenti di Baidu.
La punta di questi bastoncini tecnologici è in grado di rilevare con un semplice contatto la qualità (o la corruzione nel peggiore dei casi) dell’olio utilizzato per preparare le pietanze, restituendo un risultato luminoso grazie ai led integrati nella parte superiore di queste speciali “Baidu Kuaisou”. Luce blu: nessun pericolo. Luce rossa: meglio resistere ai morsi della fame. Collegate tramite app con uno smartphone consentono inoltre di visualizzare il grado di contaminazione di olio e acqua in modo semplice e intuitivo; lo strumento garantisce grandi margini di perfezionamento e presto potrebbe essere in grado di fornire dettagli sulla provenienza o la freschezza dell’olio, un computo delle calorie e valori come ph e temperatura.
Ancora non disponibili sul mercato le bacchette intelligenti sembrano destinate ad assicurare ingenti guadagni al portale cinese, come auspica l’amministratore delegato Robin Li, e potrebbero far dimenticare un altro grave scandalo che coinvolse proprie i famosi bastoncini qualche anno fa, quando fu rilevata la presenza di perossido di idrogeno e paraffina nelle bacchette usa e getta utilizzate ogni giorno da oltre un miliardo di cinesi.