Ristoranti vegetariani: un'esigenza crescente
Lisbona, Praga, Varsavia, Barcellona e Roma. Sono queste le capitali più vegan-friendly d'Europa secondo Hundredrooms, comparatore online di alloggi turistici che ha stilato una classifica basata sul rapporto tra popolazione e numero di ristoranti che offrono menu dedicati a chi non mangia carne. Un'esigenza sempre più sentita dalle metropoli, quella di avere dei locali in grado di rispondere a tutti i bisogni alimentari, dalla celiachia alle intolleranze, dal vegetarianismo alle allergie. Continua ad aumentare, infatti, il numero di persone che sceglie di seguire uno stile di vita diverso per motivi etici e personali, eliminando la carne dalla propria alimentazione: secondo il Vegetarian Resource Group, attualmente in America il 3,3% della popolazione totale (circa 8 milioni di persone) non consuma né carne né pesce, e di questi, quasi l’1,6% è vegano, ovvero circa 128mila individui. In Europa, invece, sono Italia, Germania e Austria a contare il maggior numero di vegetariani (9% della popolazione in Austria e 8% in Italia e Germania); in particolare nel Bel Paese, circa 520mila persone hanno abbandonato completamente qualsiasi alimento di origine animale.
La classifica
Insomma, si tratta di una tendenza in pieno fermento che necessita una risposta puntuale e corretta da parte della ristorazione cittadina. E le capitali europee sembrano aver accolto con prontezza questo fenomeno, a cominciare da Lisbona, che conta oltre 100 ristoranti e negozi adatti ai vegani su un totale di appena 550mila abitanti. Fra questi, è il Jardim das Cerejas uno dei preferiti di portoghesi e turisti, in pieno centro città. Secondo posto invece per la capitale della Repubblica Ceca che, nonostante vanti una tradizione gastronomica fortemente legata alla carne, negli ultimi tempi ha assistito a una crescita esponenziale delle insegne dedicate ai vegani: a Praga, sono ben 34 i ristoranti che non utilizzano derivati animali su circa 1260mila abitanti. Segue in corsa Varsavia con più di un centinaio di locali fra cucine e negozi, famosa soprattutto per lo Charlotte de Plac Zbawiciela, una delle caffetterie più apprezzate per qualità della tazzina ma e dei dolci fatti in casa completamente vegani. Fuori dal podio ma comunque fra le prime cinque in Europa, Barcellona è considerata la città più vegan-friendly di tutta la Spagna, tanto da essere stata onorata di questo titolo dal municipio catalano, che ha riconosciuto alla metropoli il duro lavoro di promozione e valorizzazione dell'alimentazione vegana. Tra i più celebri indirizzi della città, in cima alla lista c'è il Cat Bar, specializzato in birre di importazione e hamburger a base di legumi e verdure. Un locale attento all'ambiente da tutti i punti di vista: i consumatori che arrivano in bicicletta, infatti, possono godere del 10% di sconto. Infine, al quinto posto troviamo Roma, dove si contano circa 50 ristoranti vegani fra cui, al primo posto, spicca il Margutta Veggy Food & Art, in pieno centro nel rione Campo Marzio. A seguire, Amsterdam, Berlino (56 locali vegani), Vienna, Londra (oltre 100 ristoranti e 200 negozi) e per ultima Parigi, con soli 37 locali a prova di vegano.
a cura di Michela Becchi