La latteria stile “Vecchia Milano” dove mangiare la vera cucina di casa (ma solo vegetariana)

18 Giu 2024, 09:17 | a cura di
Un luogo fuori dai tempi moderni, a pochi passi dalle vie dello shopping. Cucina genuina, prezzi onesti e allegria: Latteria La Cicala è casa

L’insegna è proprio quella delle latterie di una volta, di quelle che vendevano solo il latte e i prodotti caseari. Oggi Latteria La Cicala, in via Felice Bellotti 13, fra Porta Venezia e Tricolore, si potrebbe definire una piccola gastronomia, ma sarebbe riduttivo. È un vero punto di riferimento per chi vive in zona, ma anche per chi cerca una pausa pranzo in grado di far dimenticare per un po’ che siamo a Milano, in Porta Venezia, e la pausa pranzo è un mix tra frenesia di piattini e tazzine sbattuti nei lavandini dei bar o menu dai costi proibitivi per chi deve mangiare fuori ogni giorno.
Qui si può entrare dalle 8 alle 19, consumare sul posto o acquistare pasti da asporto. A guidare la scelta fra le prelibatezze esposte c’è sempre la Cicala.

Chi è La Cicala?

Dietro al bancone c’è la padrona di casa, Anna Cicala, che quasi 20 anni fa ha trasformato una latteria in via di chiusura nel suo piccolo regno fatto di verdure ripiene, fritte, al forno e chi può ne ha più ne metta.
Di origini pugliesi, nota anche come l’artigiana delle verdure, la Cicala cucina ogni giorno piatti diversi, accogliendo i clienti senza troppi convenevoli. Siamo praticamente ospiti a casa sua. A volte spunta anche un cartello  “Se spingete trovate chiuso. Bussate e io arrivo. Grazie, Anna. Ci sono sicuro”. Una certezza.

Come a casa

Solo un paio di tavoli con i classici tovaglioli a quadrotti, le posate spaiate e i bicchieri tutti diversi. Dando un veloce sguardo al minuscolo locale si possono notare i dettagli di un luogo vissuto: le cartoline vintage, le vecchie foto di Anna, i ritagli di giornale, gli elettrodomestici anni 50 e qualche prodotto in vendita, come pasta, olio, caramelle e biscotti.

Liberi da ogni pretesa e in totale controtendenza, ognuno è invitato ad apparecchiarsi la tavola da solo, recuperando da uno scaffale le stoviglie e la bottiglia di acqua “del sindaco”, cioè gratis. Ci si accomoda dove c’è posto, probabilmente accanto a qualche sconosciuto col quale ben presto si farà amicizia. Per i più timidi, sono a disposizione anche dei libri da sfogliare, lasciati lì da altri clienti.

Il vegetale in latteria

Sbriciando sui social è possibile avere una piccola anticipazione dei piatti del giorno. È già tutto un racconto: ci sono gli involtini ripieni di allegria, il misto piccante per audaci veri, il gazpacho perché così arriva l’estate oppure le lasagne semplici di ieri - ancora una teglia (sì, perché proprio come a casa la lasagna è buona anche, se non di più, il giorno dopo).


In ogni caso, si entra, si osserva il bancone e la Cicala fa le porzioni. Si può consumare un piatto misto, normale (al prezzo di 10 €) o abbondante (15 €).
La cucina è quella semplice, sana, casalinga, soprattutto a base di verdure di stagione, di cui il bancone è sempre ricchissimo, ma anche di primi, secondi a base di carne o legumi. Fra i piatti forti ci sono la parmigiana di melanzane e le torte salate vegane o vegetariane, oltre ai deliziosi dolci fatti in casa da Anna (2 € a fetta), da gustare con una tazzina di caffè preparato con la moka.

Una menzione speciale per il pane, realizzato con il lievito madre che la famiglia di Anna si tramanda da generazioni.
La scarpetta è d’obbligo, nessuno ti giudicherà, fai come se fossi a casa, a casa della Cicala.

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