È iniziato ieri il processo nei confronti di quattro cittadini di origine albanese, di età compresa tra i 25 e i 32 anni, accusati di furto aggravato e ricettazione aggravata. La banda era specializzata in furti notturni ai danni di ristoranti situati tra Rubiera e Reggio Emilia, con l'obiettivo di sottrarre denaro dal fondo cassa e appropriarsi di generi alimentari come prosciutti e bottiglie di Champagne.
La banda dei prosciutti
I furti sono avvenuti in un periodo ricompreso di tre settimane, dal 24 maggio 2019 all'18 giugno 2019, in cui il gruppo avrebbe compiuto sei colpi seguendo un modus operandi consolidato. Di notte, forzavano finestre o porte, svuotavano i registratori di cassa e depredavano le cucine dei ristoranti. I quattro imputati, difesi da vari legali, sono accusati di aver agito in modo organizzato, con violenza sulle cose.
I locali colpiti includono il bar Gusto di Rubiera, dove il bottino ha incluso mille euro, tre prosciutti, verdura, frutta, surgelati e vino del valore di 4mila euro. La Trattoria Da Massimo di Rubiera ha subito il furto di un prosciutto da 23 chili, una pancetta da 12 chili e alcuni spiccioli. Al ristorante Sider Park di Rubiera, i ladri hanno utilizzato una mazzetta da muratore per compiere il furto, portando via 10 bottiglie di Champagne, computer, palmare, motoseghe, decespugliatore e 500 euro.
Sottratti 19 chili di tortellini
Ulteriori danni sono stati registrati al ristorante Fuori Tema di Bagno, dove sono stati rubati superalcolici e addirittura 19 chili di tortellini. Presso l'agriturismo Villa Bagno, i ladri hanno trafugato cellulari, computer, chiavi di un'auto e occhiali RayBan del proprietario. Il maggior danno è stato inflitto all'azienda agricola Il Grifo di Bagno, dove i ladri hanno asportato 11 prosciutti, 10 culatelli, 6 culatte, 48 salami, 19 coppe e altro ancora.
La ricettazione è collegata a un furgone Fiat Doblò e a uno scooter Piaggio, entrambi risultati rubati a Rubiera in quei giorni e utilizzati dalla banda per compiere i furti. I carabinieri hanno identificato i ladri seriali attraverso l'analisi delle telecamere dei locali e le immagini delle telecamere stradali, notando le modalità simili e la frequenza ravvicinata dei furti. Il pubblico ministero Valentina Salvi ha richiesto il rinvio a giudizio dei quattro imputati, di cui due rimangono detenuti mentre gli altri sono in libertà.