Caro Direttore,
tornando dalla presentazione del mio libro a Pordenonelegge mi sono fermato a Conegliano, perché mi era piaciuta moltissimo l’anno scorso quando c’ero passato. Le colline vitate, un paesaggio mosso, le case, il Prosecco, la rendono un posto incantevole. Sempre nel mio viaggio precedente mi ero segnato di andare alla Tripolitania a Refrontolo. Ci ero passato ahimè troppo presto e mi ero dovuto limitare a un aperitivo di prosecco e soppressa, ma il posto e il grande spiedo mi avevano commosso: toccava tornarci.
Così ho fatto per un pranzo della domenica quanto mai italiano, in un posto dove le feste si santificano, come comanda il Cristo del ‘300 nella vicina Pieve di San Pietro in Feletto, che mostra tutto quello che non bisogna fare la domenica (nemmeno l’amore), per festeggiarlo. Seduti in un giardinetto delizioso all’ombra dell’immenso fico a spalliera che ci separava dalle vigne di Refrontolo (Marzemino passito) abbiamo cominciato con la soppressa per fiondarci su uno spiedo (coniglio, pollo, costine di maiale) con la polenta delizioso per sapore e morbidezza, e finendo con un pezzetto di formaggio stravecchio con deliziosa mostarda di fichi dell'albero che ci faceva ombra, per ammazzare il Cabernet franc della casa, erbaceo comme il faut.
Abbiamo ripreso la nostra bicicletta felici di aver partecipato a questo rito domenicale in una provincia bella e godereccia come poche e di averlo fatto in un posto antico di fondazione (aperto originariamente nel 1913 da un alpino tornato dalla guerra appunto in Tripolitania) e di spirito, e senza alici del Cantabrìco (toglierei anche la feta greca, ma non è così grave).
Trattoria Tripolitania | Via Mire, 38 | +39 0438 894112 | Refrontolo (TV)