Più di qualcuno dovrà farsene una ragione: la scelta alimentare vegetariana conquista sempre più proseliti nel mondo, mentre anche l’alta ristorazione si mostra incline a sposare gusti, precetti salutistici e scrupoli etici del movimento vegetariano, al grido di “bando alla carne”.
Così fa il giro del mondo la notizia dell’imminente riapertura di Plaza Athénée, il ristorante parigino del celebre chef francese Alain Ducasse, che aveva chiuso i battenti lo scorso anno per rinnovarsi; e non solo per la gioia di appassionati e gourmet che aspettavano con ansia il ritorno di uno dei più celebrati chef francesi di tutti i tempi, ma per il clamore suscitato da un annuncio choc: il nuovo Plaza Athénée - gli spazi ridisegnati con mobili in legno, pelle e specchi alle pareti dal designer Patrick Jouin – non servirà più carne.
Non proprio una scelta vegetariana quindi, perché il pesce continuerà ad essere presente in carta, ma niente più foie gras, filet mignon e tartare (anche se la portata della dichiarazione è stata già ridimensionata dallo staff, che parla invece di una presenza molto moderata della carne).
Piatti che pesano sulla fama internazionale di una cucina francese devota a paté, entrecote e canard; non può che stupire quindi la decisione di improntare il nuovo menu del tre stelle di Parigi (solo una delle 25 insegne gestite dallo chef star in giro per il mondo, alcune delle quali sempre a Parigi come il Jules Vernes sulla Tour Eiffel) sul principio della “naturalité”, come ha dichiarato Alain Ducasse - da anni sensibile alla riduzione delle proteine animali nella dieta quotidiana - facendo riferimento alla necessità di salvaguardare le risorse del pianeta, sempre più rare e quindi da consumare consapevolmente.
La cucina del celebre albergo di lusso parigino offrirà un’espressione contemporanea dell’alta cucina francese, ruotando intorno alla selezione stagionale di pesce, cereali e verdure, rielaborati secondo l’ingegno e la creatività di Ducasse, tra pesce del Mediterraneo, frutti di mare, calamari e polpi a giocare il ruolo dei protagonisti. E poi quinoa, burgul, riso e molti altri cereali, verdure dell’orto della reggia di Versailles (all’insegna del chilometro zero), pochi grassi e dolci light. Pericolo scongiurato per gli affezionati clienti, che potranno continuare a gustare una cucina stellare, anche nel prezzo. Sedersi alla tavola del Plaza Athénée per provare il nuovo menu degustazione costerà 380 euro, bevande escluse.