L'identità della cucina italiana
Anticipata dalla conferenza di presentazione presso il Ministero agli Affari Esteri della Farnesina del 10 novembre scorso, la seconda edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo prende il via contando sulla partecipazione di ristoranti, associazioni culturali, scuole di cucina, accademie che promuovono il made in Italy enogastronomico all'estero 365 giorni all'anno, e fino al 26 novembre apriranno le porte al pubblico per raccontarsi una volta di più, con il favore dei riflettori puntati addosso. All'iniziativa collaborano attivamente anche le istituzioni, tramite il coinvolgimento delle ambasciate italiane nel mondo, perché fare sistema è l'obiettivo primario di un'operazione culturale che sposa gli interessi economici e politici di un settore strategico per l'Italia. I punti all'ordine del giorno li abbiamo già esplicitati qualche giorno fa, tracciando le urgenze di una comunicazione che intorno ai valori della cucina italiana dovrebbe essere in grado di costruire un'identità forte, e riconoscibile (a questo proposito, il Gambero Rosso dice la sua con la prima edizione della guida Top Italian Restaurants). Intanto tanti chef di casa nostra hanno imbracciato la valigia e nei prossimi giorni li ritroveremo ai quattro angoli del mondo, in veste di ambasciatori d'eccezione della buona ristorazione italiana (molti di loro, non a caso, hanno sottoscritto il patto degli Ambasciatori del Gusto).
I protagonisti, gli appuntamenti
A Toronto, il 21 e 22 novembre, arriva lo chef più chiacchierato degli ultimi giorni, Norbert Niederkofler, neo tristellato d'Italia. Il volto del St. Hubertus parteciperà alla rassegna Sotto una buona stella – che in precedenza ha coinvolto pure Massimo Bottura - protagonista di una cena a 4 mani con Rob Gentile, presso il ristorante Buca Yorkville. I proventi dell'evento solidale saranno devoluti a sostegno degli studenti della George Brown Chef School, per permettere loro di partecipare a stage presso l'Alma. Cristina Bowerman, nel frattempo, atterra all'altro capo del mondo, star della cucina italiana a Tel Aviv (Israele) dal 20 al 23 novembre, tra cene di gala, masterclass, tavole rotonde sulla cucina al femminile. E ambasciatrice in rosa, dallo Skopje Marriott Hotel, sarà pure la giovane Caterina Ceraudo, protagonista nella capitale macedone di una cena per 100 invitati. Più fitta l'agenda di Moreno Cedroni, che non teme il jet leg: il 23 novembre lo chef di Senigallia cucinerà all'Ambasciata italiana a Praga, il 28 volerà in Australia, presso il consolato d'Italia ad Adelaide, supervisionando la cena di gala dedicata al made in Italy. Anche Corrado Assenza si presta al gioco con grande disponibilità. Il maestro pasticcere di Noto sarà prima giurato a Santiago del Cile, il 21 novembre, in occasione di un concorso di cucina locale; poi, il 26 novembre, porterà i suoi dolci a Barcellona (nell'ambito della rassegna ITmakES). I nomi coinvolti, del resto, sono moltissimi: Eugenio Boer in Turchia (a Smirne), ma anche a Mosca con Andrea Ribaldone e Luigi Nastri, presso l'Ambasciata d'Italia a Mosca; Enrico Cerea a Tokyo; Oliver Glowig a Il Cairo, per la cena a 4 mani sulle rive del Nilo, al Vivo Restaurant; Marco Sacco a Hong Kong, per una serie di lezioni di cucina alla Polytechnic University; Massimo Spigaroli all'Accademia Italiana di Cucina di Pechino, dove preparerà una cena in omaggio alla tradizione dell'Emilia Romagna; Igles Corelli a Seoul; Accursio Craparo a San Francisco, ospite di Michael Tusk al Quince.
La tradizione e il futuro del cibo
E poi ci sono l'Italia della tradizione – moltissimi gli appuntamenti con la cucina di Pellegrino Artusi, dall'Albania all'Argentina, altrettanti gli eventi dedicati alla pasta fresca – e quella della cucina che fa spettacolo, con Giorgione protagonista a Buenos Aires (il 21 novembre) e Valerio Braschi (ultimo, giovanissimo, Masterchef) star a Nuova Delhi, dove sarà sotto i riflettori per tutta la Settimana. E ancora le iniziative promosse dai ristoranti italiani all'estero – segnaliamo Le ore allegre a Parigi, con menu promozionali e specialità della Penisola proposti al pubblico francese dalle insegne tricolore della città – e gli approfondimenti di carattere culturale: Massimo Montanari, a Chicago, racconterà agli studenti delle università cittadine l'Italia prima dell'Italia (come il cibo ha creato la nostra identità); Nicola Perullo sarà a Bruxelles il 21 novembre per la tavola rotonda sulla Verità del cibo, e poi a Beirut, in Libano, per un convegno su arte e cibo. All'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, invece, si rappresenta una rassegna cinematografica in tre tappe: La cena, La cena per farli conoscere, Vinodentro.
a cura di Livia Montagnoli