IV edizione per la Settimana della Cucina Italiana nel mondo
Educazione alimentare: cultura del gusto. È una sintesi dei valori che dovrebbero orientare il nostro approccio al cibo lo slogan che anima la quarta edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, che quest'anno è in programma dal 18 al 24 novembre. In tutto il mondo, per l'appunto, con il supporto di quasi 300 sedi diplomatiche-consolari e degli Istituti Italiani di Cultura all'estero, coordinati dalla Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese della Farnesina. Il progetto, che mira a promuovere la cucina italiana di qualità e i prodotti agroalimentari made in Italy, è sostenuto da diversi dicasteri, che collaborano per la buona riuscita di un evento diffuso su scala globale con oltre 1000 appuntamenti programmati, tra seminari e conferenze, incontri con gli chef e corsi di cucina, cene evento, degustazioni, ma anche proiezioni cinematografiche, mostre e concerti.
Il valore del made in Italy agroalimentare
A tal proposito, nel corso della conferenza di presentazione della Settimana alle Officine Farneto di Roma, il sottosegretario agli Affari Esteri Di Stefano e il ministro del Mipaaf Bellanova hanno snocciolato i numeri del settore agroalimentare che sono premessa all'evento: se da un lato il comparto contribuisce con un lusinghiero 12% sul Prodotto Interno Lordo dell'Italia, dall'altro, sottolinea Bellanova, non bisogna abbassare la guardia di fronte ai pericoli più concreti per la crescita del settore. “L'Italia perde 100 miliardi di euro l'anno a causa dei prodotti alimentari contraffatti, e 12 miliardi nello spreco di cibo”, ha ricordato il ministro. Un appello, dunque, a impegnarsi sul fronte interno, e all'estero, per la promozione di quella cultura della buona tavola che l'Italia porta in dote, e deve riuscire a tutelare. Nello specifico, l'edizione 2019 del progetto si rivolge a sottolineare l'importanza del rapporto cibo-salute, attraverso la divulgazione nel mondo dei valori della Dieta Mediterranea, che è tra i temi portanti della IV Settimana della Cucina Italiana nel mondo, insieme alle attività per il 500esimo anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, al contrasto all'italian sounding, alle celebrazioni il riconoscimento Unesco ottenuto l'estate scorsa dalle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, e al valore della formazione nel settore dell'ospitalità e della ristorazione.
Gli appuntamenti della Settimana della Cucina Italiana nel mondo 2019
Nel mare magnum di appuntamenti che si articoleranno dal 18 al 24 novembre, ecco quelli più curiosi o meritevoli di essere seguiti.
L'aperitivo italiano a Tokyo con Daniele Cancellara
Il Giappone risponde alla Settimana della Cucina Italiana nel mondo con oltre 50 appuntamenti a tema, coinvolgendo ristoranti e locali nella realizzazione di menu dedicati alla dieta mediterranea. Al progetto hanno aderito oltre 100 ristoranti di cucina italiana del Paese, 27 pizzerie e più di 70 bar, che proporranno l'aperitivo all'italiana grazie all'operazione Bar&IT. In questo contesto, si muoverà, a Tokyo, un trio inedito: due giornalisti specializzati nel beverage (uno italiano, Federico Bellanca, l'altro giapponese, Masakatsu Ikeda) e un bartender fiorentino, Daniele Cancellara, bar manager dello speakeasy Rasputin. Nella capitale giapponese i tre racconteranno le virtù della grappa italiana, sostenuti da Distillerie Nardini, proponendola però in miscelazione, per farla apprezzare al mercato asiatico all'ora dell'aperitivo. Doppio appuntamento, da Pietre Preziose – fedele riproduzione di un bar all'italiana nel cuore di Tokyo – e presso il cocktail bar Ben Fiddich. Per l'occasione gli ospiti potranno scegliere da una drink list ideata da Daniele Cancellara, disponibile per tutta la settimana.
Le cene e i corsi degli Ambasciatori del Gusto
Per il quarto anno consecutivo, gli AdG confermano il loro sostegno all'operazione, protagonisti di masterclass, tavole rotonde, incontri con il pubblico e cene che promuovono il saper fare italiano. Dunque Cristina Bowerman si dividerà tra Shangai, Budapest e Istanbul; Luigi Nastri sarà a Pechino, Miami e Atlanta, Eugenio Boer in Irlanda, Leandro Luppi in Scozia, Gioacchino Sensale in Venezuela. E tutti porteranno con sé prodotti made in Italy da raccontare e valorizzare in cucina.
Il passaporto del gusto italiano a Chongqing
In Cina (Paese che nelle scorse edizioni ha raccolto il maggior numero di eventi), il consolato d'Italia a Chongqing organizza una serie di attività a tema per l'intera settimana, coinvolgendo ristoranti, hotel e la più importante catena di distribuzione di prodotti alimentari importati nel distretto. Ma l'iniziativa più curiosa è legata al passaporto del gusto italiano realizzato in collaborazione con l'ENIT: nella regione, saranno distribuiti libretti che elencano i piatti tipici e i vini made in Italy in degustazione presso i locali che aderiscono alla Settimana. Lì, i possessori dello speciale passaporto potranno ricevere un timbro per ogni visita. Chi, nell'arco di un anno, riuscirà a completare il libretto con 20 timbri sarà insignito del titolo di Ambasciatore della Cucina Italiana. E potrà essere estratto per vincere un biglietto aereo Chongqing-Roma messo in palio da Hainan Airlines.
Pizza per la pace in Niger con Antonio Cera
In anticipo sul programma della Settimana, Antonio Cera e il team del Forno Sammarco sono arrivati a Niamey per presentare il progetto Pizza per la Pace. L'idea è quella di offrire alle donne rifugiate di UNHCR e alle donne nigeriane del progetto che sostiene l'imprenditoria femminile nel Paese un corso di panificazione e preparazione di impasti per la pizza, che metta loro a disposizione uno strumento in più per affermarsi nel mondo del lavoro. Col pane al centro in quanto simbolo di condivisione e cultura che supera le barriere territoriali e sociali.
Il concorso per gli studenti di italiano a Whasington
L'Ambasciata Italiana di Whasington promuove un insolito contest rivolto agli studenti di lingua italiana delle università locali. Per partecipare, i ragazzi hanno dovuto inviare un saggio di 300-500 parole in italiano, descrivendo quella che ritengono essere l'autentica cucina italiana. Il vincitore potrà partecipare a una cena di gala presso Villa Firenze, residenza dell'ambasciatore italiano a Whasington. In cucina, per l'occasione, ci sarà Giancarlo Morelli.
L'Emilia Romagna con Fellini a Berlino
La Food Valley emiliana vola a Berlino, dove per tutta la Settimana proporrà le eccellenze dell'agroalimentare regionale, per proseguire un tour iniziato negli anni passati a New York, poi approdato in Cina e Canada. Nella capitale tedesca sono numerosi gli appuntamenti in programma, cominciando dal workshop istituzionale che metterà a confronto l'ispettorato per la repressione frodi italiano e l'Ufficio tedesco per la sicurezza alimentare; passando per l'incontro sul cibo felliniano – in attesa del 2020, quando si celebrerà il centenario della nascita del regista romagnolo – e per la proiezione del film La notte non fa più paura di Marco Cassai, dedicato alla ricostruzione post terremoto in Emilia. Mentre nello storico mercato coperto di Berlino, per tutta la settimana, si protrarranno degustazioni di specialità regionali, con la collaborazione dei consorzi interessati.
Milano, la mostra sul cibo dalla Collezione Rapisarda
Anche l'Italia, con l'avamposto milanese allestito allo Spazio MIL di Sesto San Giovanni, celebra la cucina italiana con il Festival della Cucina 2019, in programma il 23 e 24 novembre. Già il 21, però, si aprirà la mostra che c'entra il tema della Settimana: Dodici storie sul cibo, dal cavallo al carrello, a cura di Andrea Tomasetig, con carte e documenti d'epoca della Collezione Rapisarda. Un modo per raccontare il cibo in Italia, e com'è stato raccontato dal 1865 ai giorni nostri, tra cartelloni pubblicitari anni Trenta, Carosello, scatti di Toiletpaper. E un omaggio doveroso a Gualtiero Marchesi.