Da Guardiagrele a Roma, e ritorno
Della scelta di Sarah, raccontavamo ormai quasi due anni fa alla vigilia del suo progetto più ambizioso: aprire un locale suo a Roma, proporre una cucina autentica che raccontasse la sua storia e insieme quella della sua terra, l'Abruzzo di Guardiagrele, così vicino alla città - dalla Capitale sono un paio di ore di macchina - eppure in grado di custodire tradizioni rurali che durano nel tempo. Nel suo paese natale, “un paese pieno di R e di cuochi”, Sarah è cresciuta e ha imparato ad amare il cibo. Così lì è tornata, qualche anno fa, per ritrovare se stessa, quando si è trattato di fare la scelta più naturale per il suo futuro, ma non per questo meno sofferta. Medico mancato, nelle cucine professionali ha trovato la chiave per aprirsi al mondo, lei che è così schiva, felice di coccolare gli altri col cibo che ha amato sin dai primi anni di vita, guidata alla scoperta dei piaceri della tavola dalle sue nonne. Oggi che di anni ne ha 30, è riuscita a conquistare il suo spazio sulla scena gastronomica romana, e aprire SantoPalato si è rivelata l'ultima di una serie di scommesse vincenti.
La scelta di Sarah in tv
Con La scelta di Sarah, la nuova serie ideata e diretta da Stefano Monticelli per Gambero Rosso Channel, però, ripartiamo dalla scelta da cui tutto questo ha preso le mosse, seguendo Sarah in Abruzzo. Cinque puntate, in onda ogni giovedì dal 17 gennaio alle 12 e alle 21.30, per viaggiare in cerca di prodotti artigianali d'eccellenza e mestieri antichi di una regione che sa svelarsi con schiettezza. Il merito è anche di Sarah, che a casa sua si muove con competenza e naturalezza, per incontrare figure mitiche dell'enogastronomia abruzzese, come Gregorio Rotolo, protagonista della puntata che apre la serie. Seguendolo al pascolo, in quella porzione d'Abruzzo celebre per lo spettacolo delle gole del Sagittario e del lago di Scanno, Sarah si confronta con uno dei produttori di formaggi ovini più apprezzati d'Italia. Uno che dell'attaccamento alla sua terra ha fatto il segreto del sue mestiere: “La forza del formaggio buono è il pascolo” racconta a Sarah “Siamo rimasti in pochi a fare questo mestiere, ma è importante continuare, perché stiamo facendo cultura, tradizione e salute. E voi chef dovete essere interpreti di questi prodotti”.
Detto fatto, perché Sarah la ritroviamo in cucina (nei suggestivi ambienti del Castello di Semivicoli) con i formaggi di Gregorio: una ricotta fresca e il famoso Gregoriano a pasta molle per realizzare due piatti generosi della tradizione rurale, alla maniera di Sarah, che tira la sfoglia alla “nonna Papera” e prepara il sugo come le ha insegnato la nonna (che spesso ritroveremo al suo fianco), facendo attenzione a non tirare la pasta dei cannelloni troppo sottile, “perché la pasta mi piace masticarla”. E così, una puntata dopo l'altra, la serie asseconda la spontaneità con cui Sarah approccia la cucina, fiera delle proprie origini. E l'intelligenza con cui valorizza i prodotti, prima di ogni altra cosa. Trenta minuti per entrare nella vita di una ragazza che ha scelto di essere cuoca, imparare a cucinare ricette golose, scoprire l'Abruzzo e le storie della sua gente. Nei prossimi episodi, lo chef Arcangelo Tinari (Villa Maiella), il mulino Graziani, la pasticceria Emo Lullo (e le sue sise di monache), la macelleria Panaccio di Guardiagrele. Tanti modi, tutti buonissimi, di raccontare una terra.
La scelta di Sarah – Gambero Rosso Channel, canale 412 di Sky – ogni giovedì, alle 12 e alle 21.30