Moda del km zero e presunti prodotti biologici che imperversano sui banchi di supermercati e nel menu dei ristoranti di tendenza. Quando si può parlare (senza alcun dubbio di sorta) di biologico e verificare la provenienza dei prodotti alimentari in vendita nel circuito della grande distribuzione?
Nel celebre quartiere newyorkese di Brooklyn la catena americana Whole Foods ha fatto in modo di mettere a tacere ogni dubbio, offrendo ai propri acquirenti un servizio a km zero incontestabile. Una filiera corta “lunga” il tragitto di un rampa di scale: dalla serra sul tetto dell’edificio ai banchi del punto vendita. Uno spazio di duemila metri quadri per coltivare verdure ed erbe aromatiche senza l’uso di pesticidi, che trovano posto sugli scaffali del supermercato accanto a duecento prodotti agricoli e derivati provenienti direttamente da attività del quartiere di Brooklyn.
D’altronde la catena americana si è sempre dimostrata attenta alla sostenibilità ambientale e nel punto vendita in questione ha promosso una serie di misure ecofriendly indirizzate a diminuire l’impatto sull’area circostante, a cominciare dal progetto architettonico all’avanguardia, che ha reso possibile armonizzare un edificio dalla superficie complessiva di cinquemila metri quadri con l’urbanistica del quartiere che lo ospita. Inoltre la copertura in pannelli fotovoltaici del parcheggio antistante è in grado di fornire alla struttura il 25% del fabbisogno energetico, mentre un sistema di recupero dell’acqua piovana garantisce l’irrigazione della serra. E all’interno luci a led e tecnologie per il recupero del calore fanno del supermercato di Brooklyn uno degli store più virtuosi e all’avanguardia degli Stati Uniti.
E l’idea della serra integrata (nel caso di Brooklyn accostata a un bistrot sul tetto che utilizza i prodotti della “casa”) si conferma vincente, trovando rapida diffusione: in collaborazione con ReCover – azienda americana specializzata nella progettazione di green roof - Whole Foods sta dotando diversi punti vendita degli Stati Uniti di veri e propri orti sul tetto per offrire ai propri clienti prodotti biologici “certificati”.