Che il fine ultimo sia far parlare del brand è chiaro – è marketing signora mia – e infatti eccoci a parlare del nuovo spot, o meglio il film di Esselunga intitolato "La pesca" che racconta la storia di una bambina, figlia di genitori separati, che consegna al papà una pesca dicendogli che è da parte della mamma. Il papà comprende che è un'idea della piccola ma sta al “gioco” e le dice che chiamerà la mamma per ringraziarla.
Lo spot di Esselunga che fa discutere
Uno spot che a una prima visione emoziona (a noi una lacrimuccia è scesa) perché si rimane spiazzati dalla veridicità di alcuni atteggiamenti, a cominciare dall'apparente modo semplice di risolvere le cose che hanno i bambini, dotati di un'empatia stupefacente che quasi sempre li fa tendere all'unione piuttosto che alla separazione. A una prima visione. Poi, se e quando si supera la lacrimuccia iniziale, subentrano altre sensazioni e tanti interrogativi: è giusto toccare un argomento così delicato in uno spot di un supermercato? E lo si tocca per sensibilizzare (chi poi?) o ha una insita finalità giudicante? Che tra l'altro aumenta i già enormi sensi di colpa che un genitore separato si trova ad affrontare quotidianamente.
Ad ogni modo, tornando al fine ultimo strumentale del film, well done Esselunga.