Bastianelli al Centro. Una storia di famiglia, dal 1929
Sul litorale laziale Augusto Bastianelli lo conoscevano tutti gli estimatori della buona cucina di pesce. Specie negli anni d'oro del ristorante di via Torre Clementina, località Fiumicino oggi Comune a se e all'epoca quartiere della Capitale, quando alla tavola di Augusto – erede di una tradizione di famiglia avviata sin dal 1929 – sfilavano tutte le personalità più in vista dell'epoca, da Togliatti a Fellini, e Mastroianni, tra parlamentari e ministri, star del cinema e grandi sportivi, di cui “l'oste” conservava gelosamente firme e fotografie nell'album dei ricordi. Del resto l'insegna fondata da papà Adolfo e sua moglie Maria sul finire degli anni Venti fu la prima del genere nella cittadina portuale, e nel tempo riuscì ad assurgere ai favori delle cronache, diventando un brand molto conosciuto nel campo della ristorazione, col nome di Bastianelli al Centro. E Augusto era l'ultimo in vita di cinque fratelli che a partire dagli anni Sessanta avevano rilevato l'attività, ereditando la tradizione marinara del padre, ma pure ampliando i confini del marchio, con l'apertura di altri locali tra Fiumicino (La Fattoria, ma soprattutto Al Molo) e Roma, con una parentesi conclusa da tempo nel quartiere Trastevere.
L'epoca d'oro di Bastianelli
Insomma, con la ristorazione (prima direttamente coinvolto nel servizio di sala nelle vesti di impeccabile padrone di casa, poi in qualità di imprenditore) Augusto Bastianelli ci sapeva fare, tanto che sotto la sua guida il ristorante divenne una delle più interessanti realtà gastronomiche del territorio, meta d'attrazione turistica (per una clientela esclusiva) e porto d'approdo sicuro per gli amanti della cucina di pesce all'italiana, ben eseguita, tra spaghetti alle vongole, frittura di paranza e piatti della cultura locale interpretati con cura, per valorizzare la qualità del pescato di giornata. Del resto la gestione diretta del ristorante l'aveva ereditata solo una ventina d'anni fa, all'età di 60 anni, ma fino ad allora molto si era speso per promuovere la storia della sua città, Fiumicino, per cui si reinventò editore negli anni Ottanta, con una collana in tre volumi dedicata alla cultura locale.
Le difficoltà degli ultimi anni
Ma negli ultimi anni, il ristoratore era stato costretto a ridimensionare le sue ambizioni, di fronte a una concorrenza sempre più agguerrita e meno appesantita da una storia ingombrante come quella che Bastianelli portava in dote. Così nella primavera del 2015 l'insegna Al Molo, in via Torre Clementina 312, chiudeva con provvedimento del Tribunale di Civitavecchia; ma la cessione di proprietà ai fratelli Berti ha portato nel giro di un anno alla riapertura del locale, col nome di Bastianelli Al Molo, che sta raccogliendo i primi consensi dall'estate scorsa, quando ha aperto battenti con una grande festa inaugurale culminata con fuochi d'artificio, dopo un rinnovamento strutturale che ha coinvolto gli spazi e ha visto arrivare una nuova squadra, guidata dallo chef Dario Tornatore. Ma i ben informati sanno che, nonostante la malattia che l'affliggeva da tempo – e che qualche ora fa, al Policlinico di Roma, ha segnato il capolinea di Augusto, all'età di 81 anni – il patron di Bastianelli continuava a portare nel cuore quella terrazza sul mare che era (ed è) il punto di forza del ristorante, oggi orientato verso una linea più moderna, ma pur sempre attento a valorizzare la cucina della tradizione marinara made in Italy che ha visto brillare il nome di Bastianelli per più di 50 anni.