La Lega contro le sardine. Ci sarebbe da ridere! Ma la Lega si è scagliata contro il leader delle Sardine - mattia Santori - reo di aver denigrato il pesto ligure avvicinandolo alla canapa legale, quella senza THC (il principio che ha effetti psicotropi) e legale - ancora - in Italia.
Il gesto del leader delle Sardine
Il leader delle Sardine entra in consiglio comunale a Bologna con un vasetto di inflorescenze di canapa (legale) e uno di pesto alla genovese (altrettanto legale). "Per me pari sono", vuole dire. Se si afferma che il cannabidiolo (privo di qualsiasi effetto psicotropo) debba stare tra le sostanze stupefacenti, allora anche il pesto può contenere frutta a guscio che rifarebbe malissimo a chi soffra di allergie. "Entrambi questi prodotti sono legali e sono Made in Italy. Attraverso un decreto del governo il Cbd viene di fatto classificato tra le sostanze stupefacenti", spiega Santori.
La tesi delle Sardine
"Entrambi i prodotti - sostiene Santori - possono avere benefici per la salute: il pesto perché fa parte di una dieta equilibrata e il Cbd per suoi riconosciuti effetti analgesici, antinfiammatori e antiepilettici. L'unica differenza è che se dall'oggi al domani qualcuno in Francia proponesse di vendere i derivati del pesto solo nelle farmacie e dietro ricetta, noi politici scenderemmo in pizza gridando all'attacco delle aziende del Made in Italy. Che se qualcuno paragonasse il pesto, l'alcol o il tabacco agli stupefacenti, diversi ministri si affretterebbero a dire che le droghe sono altre. Che se un magistrato facesse mettere i sigilli all'azienda che produce pesto in attesa di completare le verifiche sulla legalità delle sostanze bloccando la produzione e producendo un danno economico, la valuteremmo come un'ingerenza e un attacco addirittura alla Costituzione".
La bordata della Lega
Marco Campomenosi, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo, politico nato e cresciuto a Genovaattacca: "Si tratta di un paragone ardito, dà l'idea che il pesto sia un prodotto pericoloso. E' molto grave: Santori chiedesse scusa a quelle piccole aziende e lavoratori che operano in un territorio difficile e impervio da cui riescono a far nascere eccellenze come il pesto, un simbolo di Genova, della Liguria e dell'Italia tutta nel mondo".
"Anche la canapa è un prodotto agricolo"
"Entrambe le aziende che producono questi vasetti possiedono la partita Iva, pagano le tasse e i dipendenti, rischiano capitale proprio - afferma il leader delle Sardine - Entrambe sono energivore, pagano le bollette e si misurano con il mercato internazionale. Entrambi i prodotti contengono rischi per la salute. Sul pesto c'è scritto che può contenere tracce di frutta con guscio, che per le persone allergiche può essere mortale, come gli zuccheri per le persone diabetiche. Entrambi i prodotti vengono da una filiera agricola, ma la canapa è l'unica produzione agricola in Italia che oggi non riceve finanziamenti pubblici".
Critiche anche da FdI
Anche Veronica Russo, consigliera regionale ligure di Fratelli d'Italia, attacca Santori: “Paragonare le sostanze stupefacenti a un prodotto agroalimentare, vanto in tutto il mondo, e sostenere che questo sia pericoloso per la salute è scorretto e anche molto grave che comporta un danno di immagine gravissimo. Santori chieda scusa per questo termine di paragone infelice”.