Settant'anni di copertine rosse, settant'anni di stelle e turismo gastronomico in tutta Italia. La versione nostrana della Guida Michelin compie gli anni e per l'occasione si regala una passerella nella Food Valley emiliana per la presentazione dell'edizione 2025. Sarà Modena - dopo le due Star Revelation a Parma e una a Piacenza - ad ospitare martedì 5 novembre sul palcoscenico del Teatro Pavarotti il nuovo firmamento della cucina italiana. Un settore che, anche grazie al contributo della Bibbia dei gourmet, ha visto ampliare in modo significativo il suo business, fino addirittura ad arrivare a toccare nel corso di quest'anno quasi 500 milioni di euro. Già, perché secondo una nuova indagine di Jfc, il valore complessivo dell’indotto economico dei ristoranti stelle Michelin in Italia ammonta per il 2023 a 439 milioni di Euro, con una previsione per l’anno in corso di 498 milioni. Mica briciole.
L'indotto degli stellati
È l’indagine "Taste Tourism", realizzata per la prima volta nel 2016 e presentata mercoledì durante i festeggiamenti a Torino per l'arrivo della 70esima edizione della Guida Michelin Italia, a mettere in luce questo importante incremento rispetto alle cifre registrate negli scorsi anni, quando i ristoranti stellati generavano nei settori dell'hotellerie, del commercio e dei servizi "solo" 280 milioni di euro. Una cifra quasi raddoppiata grazie ai 2,4 milioni di clienti - nel 40% dei casi provenienti dall'estero, in particolare da Usa, Francia e Germania - che sono stati accolti dai locali a tre stelle nel 2023.
Lo studio ha infatti rivelato che ogni ristorante 1 Stella Michelin genera benefici diretti sul territorio pari a 805 mila euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 Stelle Michelin, per poi esplodere si prendono in esame i ristoranti che "meritano il viaggio", ovvero quelli insigniti delle 3 Stelle Michelin, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno. Benefici di cui usufruiscono soprattutto Lombardia e Campania, seguite in terza posizione dal Piemonte. A livello provinciale, invece, è Napoli a giovare dei maggiori benefici, seguita da Roma e Milano. Interessante anche il dato relativo ai comuni che, dopo un podio formato da tre capoluoghi di regione (Milano, Roma e Firenze), vede la presenza di comuni di ben più piccole dimensioni come Senigallia al quarto posto e Massa Lubrense al quinto. Nella Top Ten anche Orta San Giulio, Alba e Brunico, oltre ad altri due capoluoghi come Torino e Modena, che come già detto ospiterà la 70esima edizione della Guida Michelin Italia. Una scelta, quella della città emiliana, che non stupisce alla luce dei numeri che registra il comparto proprio in Emilia-Romagna, dove gira un indotto di 28,5 milioni di euro, con in testa proprio Modena (8,1 milioni), seguita da Bologna (5,9 milioni) e Forlì-Cesena (4,2 milioni).
Il riflesso sul turismo
Con 395 ristoranti stellati - di cui 13 tristellati, 40 bistellati e 342 ristoranti che possono vantare una stella - è dunque chiaro che l'offerta italiana sulla scena internazionale non sia da poco, contribuendo ancora di più alla nostra immagine turistica. Come precisa lo studio, infatti, il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell'ospitalità (circa 355 milioni di euro), del commercio (48 milioni di euro) e dei servizi locali (35 milioni di euro). Inoltre, dalla prospettiva dell'indotto legato ai soggiorni, quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità (da 3 a 5 stelle lusso) localizzati nei pressi di un'insegna stellata, dichiara di avere clienti giunti in albergo proprio per recarsi in uno specifico ristorante.
È così che la Guida Michelin si è trasformata in un volano economico che offre opportunità non solo al mondo della ristorazione ma anche alle altre attività economiche come il turismo. Un profilo interessante anche per i produttori locali per offrire esperienze gastronomiche che valorizzano le tradizioni culinarie italiane, così come sottolineato dal direttore della Comunicazione e Relazioni Esterne di Michelin Italia, Marco Do. «Attraverso questa guida prestigiosa, i ristoranti stellati acquisiscono una visibilità senza pari, attirando un'utenza non solo locale ma, in misura crescente, anche internazionale. e generando un impatto economico importante sul territorio nazionale. La presenza di turisti da ben 43 paesi rappresenta una chiara dimostrazione dell'appeal dei ristoranti italiani, che da soli rendono il paese un punto di riferimento globale nel panorama culinario», ha sottolineato Do.