Pizza e focacce made in Italy a New York. È l'ora di Recco
Di pizzerie, anche di buona (buonissima) qualità, New York è piena. La moda della pinsa romana, invece, è esplosa più di recente, e non solo nella Grande Mela, di pari passo con la pizza in teglia (anche Angelo Iezzi, dalla Capitale, ha aperto in città poco più di un anno fa) e con l'ennesima riscoperta della pasta fresca proposta alla maniera italiana, secondo le ricette della tradizione tricolore, pure in formula take away, in veste di pasta bar. Ma l'estate 2019, a New York, è stata anche la stagione delle celebri schiacciate ripiene dell'Antico Vinaio di Firenze - arrivato in città con un pop up, ma pronto a insediarsi stabilmente dall'altra parte dell'Atlantico – e dei panzerotti pugliesi di I Love panzerotti, lanciatissimo verso un solido progetto di espansione in franchising. Pizze, focacce e affini, del resto, conquistano ogni latitudine del mondo. Anche quando la specialità in questione è riuscita a mantenere nel tempo il suo status di prodotto di nicchia, garantendo a chi la scopre per la prima volta un golosissimo effetto sorpresa. È il caso della focaccia di Recco, specialità ligure che prende il nome dal piccolo borgo che le ha dato i natali, oltre un secolo fa, sulla Riviera di Levante.
La focaccia di Recco. Le origini, la storia
La paternità si deve alla focacceria Manuelina, in attività dal 1885 e rinnovata di recente dagli eredi di una tradizione iniziata quasi per caso, a partire da una ricetta povera della tradizione casalinga, a base di acqua, farina, olio extravergine e formaggio fresco. Pur avendo conquistato da qualche anno il riconoscimento Igp, la focaccia di Recco non è ancora conosciuta quanto si potrebbe immaginare: non molti, al di fuori dei confini regionali, hanno avuto il piacere di assaggiarla, per restare conquistati dal formaggio caldo di cui è ripiena la sfoglia croccante cotta nella caratteristica teglia rotonda. Figurarsi quanto la specialità più celebre di Recco possa sembrare una rarità lontano dall'Italia. Eppure, proprio a New York, la “cheese focaccia” sembra essere destinata a scalare la classifica delle merende più desiderate in città.
Una specialità che vale il viaggio
Diverse sono le spie che lo segnalano, e il merito è indubbiamente di una cassa di risonanza autorevole come il New York Times, che a più riprese, negli ultimi mesi, ha indugiato sull'unicità della focaccia di Recco. Cominciando dalla prova sul campo, in trasferta e poi in missione sul luogo d'origine, in Liguria, attraverso le parole del giornalista Sebastian Modak, inviato nel Golfo Paradiso, e fan dell'ultim'ora della mitica focaccia (che vale alla Liguria una menzione tra i 52 luoghi da visitare nel 2019). Ma i newyorkesi che vogliono evitare un viaggio transoceanico, oggi, hanno diverse opzioni per scoprire la specialità di Recco.
La focaccia di Recco a New York. Dove trovarla
Per esempio nella pizzeria di Roberto Caporuscio, valido rappresentante della pizza napoletana a New York: recente è l'intuizione di includere nel menu di Kestè Fulton anche la focaccia di Recco (“nella mia interpretazione”, specifica il pizzaiolo). Sicuramente non una coincidenza. Tanto più che nel quartiere di Hell's Kitchen un locale di recente apertura come Angelina Bakery, in attività dalla primavera scorsa, sta fondando buona parte del suo successo proprio sulla decisione di proporre la focaccia di Recco.
L'idea si deve all'italo-americano Antonio Park, originario di Palermo, che dal ricettario della nonna ha ripreso parte delle specialità che propone ai suoi clienti, in un mix un po' confuso di proposte di derivazione italiana, dalle torte rustiche ai bomboloni ripieni di crema, passando appunto per la specialità di Recco, che poco c'entra con le ricette di nonna Anna, ma Antonio assicura di replicare secondo tradizione originale ligure (pur basata su pochi ingredienti, la ricetta non è affatto semplice da replicare, nonostante siano numerosi i tentativi di imitarla. E in effetti la vista sembra evidenziare più di qualche differenza con l'originale; decisamente meglio la pasticceria). Così, per 7 dollari a porzione, la focaccia al formaggio si può gustare calda, appena sfornata, sul posto, ma anche portare a casa per un aperitivo che stupirà gli ospiti, suggerisce il New York Times. E rapidamente la focaccia di Recco sta iniziando a farsi strada anche in altri locali informali della città.
Chissà che anche per Manuelina non sia arrivato il momento giusto per ritentare fortuna all'estero: la parentesi londinese di un paio di anni fa (all'interno del Mercato Metropolitano) si è conclusa anzitempo, ma oggi che il format ha trovato una dimensione più moderna e replicabile, New York potrebbe rivelarsi una tappa fortunata.