La cena degli chef stellati a San Benedetto. L’organizzazione rinuncia ai 15mila euro del Comune e ai clienti non basta: “Pretendiamo i rimborsi”

21 Lug 2023, 14:03 | a cura di
La cena di mille persone a San Benedetto del Tronto fa ancora parlare di sé. Ora la questione dibattuta è il contributo del Comune, a cui l'associazione organizzatrice rinuncia. Ma i clienti insistono sui rimborsi

La cena flop di San Benedetto del Tronto continua a far parlare di sé, dopo che il nostro articolo ha fatto scoppiare il caso su un evento che doveva essere un esempio unico della ristorazione, ma si è rivelato un disastro. La questione ora è più concreta e riguarda i soldi. Il pomo della discordia sono i 15mila euro che l’organizzazione avrebbe ricevuto dal Comune come sostegno al progetto.

Il contributo del Comune di San Benedetto e la rinuncia dell’organizzazione

Ne abbiamo dato notizia proprio ieri: il caso della cena di mille persone ha preso una piega politica tant’è che a parlare sono stati due consiglieri comunali di Europa Verde, Paolo Canducci e Annalisa Marchegiani chiedendo al sindaco, Antonio Spazzafumo, di trattare la questione sul contributo nel prossimo consiglio comunale per sapere se è “vero che l’Amministrazione ha pagato all’Associazione “Eventualmente” e comunque agli organizzatori la somma di euro 15.000,00 o la diversa, maggiore o minor somma”.

L’associazione organizzatrice EVENTualMENTE ha finalmente deciso di parlare affrontando il tema, con un comunicato stampa pubblicato sulla pagina Facebook dell’evento in cui risponde: “A chi ha messo in discussione la partecipazione pubblica con un sostegno alla manifestazione” e riguardo al contributo ricevuto, dichiara: “Molte altre associazioni hanno avuto un contributo comunale per realizzare eventi, forse meno impegnativi di quello che abbiamo proposto noi, quindi la scelta dell’amministrazione era in linea con i suoi criteri generali di promozione del turismo sambenedettese”. E lapidari chiudono: “Siamo a comunicare totale rinuncia del sostegno pubblico”.

La cena di mille a San Benedetto: i clienti chiedono rimborsi e scuse

Con questa scelta, l’organizzazione fa certamente un primo passo verso l’ammissione di colpa per un evento che è stato un flop, ma se dovessimo fare i conti in tasca a tutti, qui di numeri da considerare ce ne sono tanti. In particolar modo la moltiplicazione di 130 euro di ogni commensale per 1000 (o forse più).

Ed è così che entrano in scena di nuovo i clienti insoddisfatti che tengono la linea dura e, con commenti pubblici al post di Facebook, chiedono i rimborsi: “NOI clienti INSODDISFATTI vogliamo invece un RIMBORSO perché quello che abbiamo mangiato/bevuto/ascoltato non VALE ASSOLUTAMENTE LA SOMMA SPESA!! Il mare e le stelle STANNO SEMPRE LI'... GRATIS TRA L'ALTRO!!! R.I.M.B.O.R.S.O”, “Certo ridate il contributo!!! Ahahahah....i nostri soldi invece????? Ridicoli.....”. A  corredo, poi, pretendono anche le scuse: “Potevate semplicemente scusarvi invece di scrivere troppi, ma troppi "qualche" che proprio " qualche" non erano. Vergogna!!!”.

Scuse, qualche giorno fa, arrivate da uno degli organizzatori, Stefano Greco, che scrive pubblicamente sul suo profilo Facebook: “Faccio questo lavoro da tanti anni. Ho collaborato con entusiasmo alla cena Tra il Mare e le Stelle perché è una grande idea. Purtroppo, nonostante l'esperienza, qualcosa è andato storto e quando si sbaglia non c'è nulla di male ad ammettere gli errori, soprattutto quando si organizza un evento che nasconde molte insidie. Voglio ringraziare gli chef che si sono messi al servizio di questo progetto ambizioso. Loro non solo hanno fatto il loro dovere, ma molto, molto di più. Voglio ringraziare anche tutti i partner che hanno creduto in questo progetto. Le mie scuse vanno a quelle persone che hanno subito disagi e che hanno subito le conseguenze di diversi errori di valutazione che non avremmo dovuto commettere”.

Una rondine non fa primavera, si sa. Ma tant’è…

Tra il mare e le stelle: il mea culpa dell’organizzazione

La voce è quella corale dell’associazione EVENTualMENTE che continua a ribadire di aver creato “una grande iniziativa” soprattutto “per la scelta della location”, ossia il Molo Sud della città che misura oltre un chilometro di lunghezza. E a tal proposito continua: “Proprio questa novità era la sfida più difficile: lo spazio, la sua estensione, la dimensione dei problemi moltiplicati dal luogo mai sperimentato”.

Bello tutto, ma poi arriva anche il momento di ammettere gli errori e, a proposito della disorganizzazione, nel comunicato si dà una spiegazione: “L’organizzazione ha ritenuto di poter corrispondere con un personale adeguato e una struttura organizzativa consona al quadro di presenze che si è definito, sempre in raccordo con le potenzialità delle cucine e del personale”.

Andando più nello specifico della questione sottolineano: “Forse qualche problematica inattesa è stata determinata dall’ampiezza dello spazio, qualche ritardo nel servizio, la situazione climatica non certo favorevole e qualche errore che non poteva mancare per la difficoltà della sfida, che per la prima volta avveniva in un luogo così originale ma anche simbolico per l’immagine e l’identità marinara di San Benedetto, scelto proprio per questo ruolo così emblematico”.

 

 

 

 

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