Rinnovo urbano. La Darsena che piace a Milano
Solo da qualche mese il vecchio porto milanese - quella Darsena di cui si era perduta traccia e che gli interventi di ripristino hanno riportato alla luce insieme a reperti monumentali come il ponte quattrocentesco e le fondazioni delle mura rinascimentali - è tornato a vivere accogliendo milanesi e turisti in cerca di relax a pochi metri dalla vivace area pedonale dei Navigli. L’impulso è arrivato da Expo – che indubbiamente ha favorito apertura (e compimento in tempi rapidi!) di cantieri urbani che hanno rivitalizzato molte zone di Milano – ma il Comune ha deciso di guardare avanti, e già bandisce un concorso per assegnare lo spazio che dovrà ospitare una caffetteria proprio sul molo della Darsena, con lo scopo di valorizzare ulteriormente l’area in modo permanente. La struttura esiste già, tutti possono vederla, e attualmente accoglie gli eventi Vodafone in 160 metri quadri di ambienti a pelo d’acqua.
Una caffetteria in Darsena. Il bando di gara
Da novembre però il noto gestore telefonico lascerà gli spazi, destinati ad accogliere un punto di ristoro con somministrazione di cibi e bevande che raccontino il made in Italy. La struttura potrà disporre di una sala interna da 120 metri quadri e di un porticato di circa 50 metri quadri che offrirà una visuale privilegiata sulla Darsena durante la bella stagione. Si cerca qualcuno in grado di sviluppare un progetto per l’allestimento degli spazi e per la gestione delle attività, che dovranno essere affini agli obiettivi prefissati; in cambio l’amministrazione cederà la locazione al vincitore - che sia un soggetto singolo, un’impresa, un ente o un’associazione - per un periodo complessivo di sei anni con un canone a base di gara di 42mila euro. Il bando di gara sarà disponibile da fine luglio sul sito del Comune di Milano e conferma una volta di più l’intenzione di scommettere sul made in Italy enogastronomico di qualità in funzione riqualificante per lo spazio urbano, oltre che come potente alleato per iniziative a carattere culturale e aggregativo.