Il percorso sensoriale
Chi entra può sentire il profumo di birra nell’aria intorno, quello dei cereali e della frutta autunnale. Man mano che si prosegue si avvertono le note di nocciola, di spezie e di agrumi, i sentori di liquirizia e di rabarbaro. Non è un museo, ma un percorso sensoriale all’interno di un birrificio: l’idea è del pluripremiato Tenute Collesi, l’obiettivo quello di “immergere” lo spettatore nei profumi e nelle nuance tipiche della birra ma anche di fargli provare emozioni forti raccontando la storia brassicola italiana. Grazie al 3d si può trasformare la visita allo stabilimento del birrificio in un percorso multisensoriale, che porti il visitatore a sperimentare le tappe di un viaggio inedito.
Nello storico stabilimento di Apecchio (PU), situato alle pendici del Monte Nerone, uno spazio di 400 mq è stato dedicato al racconto dei segreti della birra artigianale, attraverso il lavoro dell’uomo e l’influenza della natura.
Per accedere allo “spazio emozionale” si attraversa un corridoio illuminato da luci soffuse, che aumentano il lirismo della storia della birra italiana in 3d, raccontata in prima persona da Collesi. Poi, inizia il percorso sensoriale: l’acqua che scorre sotto il pavimento di vetro è quella purissima del Monte Nerone, mentre più avanti la cascata che scende dalla parete di roccia rappresenta la forza degli elementi della natura. Intanto il giardino verticale coinvolge il tatto, con una texture evidentemente legata alla terra. Avvicinandosi alle pareti si potranno annusare le fragranze riprodotte in laboratorio e vaporizzate all’interno del percorso, ognuna legata a una tipologia di birra diversa. Infine raggiungere l’ultima sala dedicata alla degustazione e vendita diretta del prodotto.
La birra e il marketing
A metà fra arte contemporanea e marketing, il progetto nato da un’idea di Giuseppe Collesi potrebbe diventare un modello di promozione di riferimento per il mondo della birra e non solo. La comunicazione emozionale e lo storytelling, infatti, ben si abbinano ai prodotti enogastronomici che, oltre a soddisfare il palato, possono anche suscitare reazioni emotive, incanto, meraviglia.“Quando il prodotto raggiunge l’eccellenza bisogna conquistare l’emozione” ha spiegato Collesi, “con questo nuovo spazio vogliamo proporre un’esperienza che oltrepassi il semplice consumo. In sintonia con la nostra filosofia aziendale, accoglieremo la cultura artigianale tout court, proprio come si fa nel mondo del vino, per valorizzare tutta la bellezza del made in Italy”. Il progetto porta la firma dello studio Paleani. Attualmente i lavori sono in corso: per realizzare il percorso sensoriale è previsto un investimento di 250mila euro.
a cura di Francesca Fiore